Operatrice uccisa a coltellate: eseguita l'autopsia. Ricordata anche in Sicilia

La giovane Nadia Pulvirenti, colpita a morte da un suo assistito, adorava trascorrere le ferie a Siracusa, città d'origine della sua famiglia

La scientifica a Cascina Clarabella, dove è stata uccisa Nadia Pulvirenti

La scientifica a Cascina Clarabella, dove è stata uccisa Nadia Pulvirenti

Iseo, 25 gennaio 2017 - L'autopsia sul corpo di Nadia Pulvirenti è stata effettuata nel pomeriggio, mentre giovedì mattina, 26 gennaio, è in programma l'interrogatorio di convalida del suo assassino. Il 54enne marocchino Abderrhaim El Mouckhtari, rinchiuso nel carcere di Canton Mombello dopo l'arresto ha detto: «Non ricordo nulla». La 25enne, terapista per la riabilitazione psichiatrica, è stata uccisa con otto coltellate a Cascina Clarabella nei pressi di Iseo.

La ragazza trascorreva le ferie d'estate a Siracusa, dove ad attenderla c'erano i parenti dei genitori, siracusani, che diversi anni fa si era trasferiti nel nord Italia per lavoro. Entrambi i genitori lavorano alle Poste. Da due anni la giovane lavorava all'interno della struttura dopo gli studi all'università di Verona. Nadia, ragazza semplice, studiosa, ha vissuto con i genitori a Brescia fin da piccola ed adorava tornare in estate a Siracusa per immergersi nel suo mare. Era molto contenta del suo impiego, gli avevano appena rinnovato il contratto. Felice del lavoro che faceva ma anche della vita privata. Era fidanzata da circa un anno. I familiari a Siracusa sono increduli. Cugini e zii sono già partiti per Brescia per partecipare ai funerali.