Motonave da 2,4 milioni: un’estate 'all’ancora'

L’imbarcazione Predore è ferma da oltre due anni in un cantiere navale. Battaglia legale tra la società di Navigazione Lago d’Iseo e i costruttori

La motonave “Predore” arrivata dai cantieri di Dolo e mai entrata in servizio

La motonave “Predore” arrivata dai cantieri di Dolo e mai entrata in servizio

Iseo (Brescia), 26 agosto 2020 - Sul lago d’Iseo è polemica accesa in merito al mancato utilizzo della motonave ibrida Predore, ferma da due anni nel cantiere navale di Costa Volpino della società Navigazione Lago d’Iseo. per problemi ai due propulsori, diesel e elettrico. A sollevare il problema è stato, nelle scorse settimane, il presidente del circolo di Legambiente del Basso Sebino, Dario Balotta: «Data la preoccupante situazione tecnico gestionale che sta attraversando la società Navigazione del lago d’Iseo srl (Naviseo) ci chiediamo – ha detto – se non sia meglio restituire le deleghe della navigazione lacuale al Ministero dei trasporti. Le gestioni dei laghi di Como, Maggiore e di Garda assicurano da sempre un’ottima affidabilità, recentemente sul Garda è arrivata una nuova motonave senza problemi di sorta. Riteniamo la situazione della navigazione lacuale sul Sebino critica». 

Balotta sottolinea che la nuova motonave “Predore” è ferma da oltre due anni e che tra la Società di Navigazione Lago d’Iseo e Zara Metalmeccanica vi sono dei problemi, tanto che il contratto da 2 milioni e 400mila euro è stato rescisso. «La controversia legale e la rescissione del contratto tra Naviseo e la ditta costruttrice sono inspiegabili. E così sul lago d’Iseo continuano a navigare 12 vecchie motonavi diesel con un’età media di 33 anni della flotta rumorosa ed inquinante». La Società di Navigazione Lago d’Iseo, che già nel 2019 aveva avviato un’azione legale contro il cantiere costruttore della motonave, in una nota ha comunicato che «a seguito del deposito della consulenza resa a conclusione dell’accertamento tecnico preliminare presso il Tribunale di Brescia del 25 luglio 2020, con cui sono state sostanzialmente rigettate tutte le riserve avanzate dalla società Zara Metalmeccanica srl e riconosciute tutte le opere necessarie al completamento della motonave Predore», NLI, che ha già versato a Zara Metalmeccanica l’85% dell’importo contrattuale, ovvero 1 milione 741 euro , «procederà con i propri legali nei prossimi mesi ad adottare i provvedimenti necessari per l’entrata in possesso della motonave, il recupero delle somme dovute e l’attuazione degli interventi necessari alla messa in servizio della stessa». La società ha annunciato poi di riservarsi «l’adozione nei confronti di Dario Balotta e della dirigenza di Zara Metalmenccanica delle iniziative più opportune anche avanti all’autorità giudiziaria penale».