
In aula le immagini delle telecamere di sorveglianza comunale che immortalano gli istanti prima e dopo i fatti. Manca il frame più importante, frazione di secondi, ma è quello che, dalla ricostruzione dell’accusa (pm Aloisio) determina la caduta dalla moto di Walter Andrea Monguzzi (foto), 55 anni, di Osio, che poi fu urtato da una Bmw che stava sopraggiungendo nell’altra corsia. Il conducente non riuscì a evitarlo. A processo Vittorio Belotti, 50 anni, di Montello, operaio, incensurato, dopo un periodo di carcere è ai domiciliari e da giugno può recarsi al lavoro. Deve rispondere di omicidio aggravato dai futili motivi. Assistito dagli avvocati Pezzotta e Stocco, avrebbe urtato con la sua Panda la vittima per poi scappare. Un peso potrebbero avere i consulenti: c’è la volontarietà dell’imputato? Anche alla luce di quanto affermato ieri dal medico legale Luca Taiana che ha eseguito l’autopsia. A precisa domanda del presidente della Corte, Giovanni Petillo (a latere Sara De Magistris), sull’investimento della Bmw, il medico ha risposto: "Se non fosse stato urtato dall’auto molto probabilmente il motocilista non sarebbe morto". Ci fu una lite all’incrocio fra imputato e vittima?
Tornando alle immagini, con l’ausilio del maresciallo maggiore del Norm di Bergamo, Andrea Murra, che ha partecipato alle indagini del 30 ottobre 2022 alle 12.36’ si vede la Panda che si ferma all’incrocio semaforico di via Papa Giovanni XXIII. Alle sue spalle un’altra Panda, la moto con Monguzzi alla sinistra dell’auto dell’imputato, dietro a lui una Vespa e dietro un’altra moto Bmw con due persone che hanno fotografato la targa di Belotti quando scappa. Francesco Donadoni