La ruota di un tir sfonda il parabrezza: Gloria e i suoi sogni infranti all’istante

L’avvocatessa di Salò era incinta, morta davanti ai genitori e al marito

Gloria Duranti

Gloria Duranti

Salò (Brescia), 18 agosto 2017 - Un tir che perde una ruota mentre è in corsa in autostrada, lo pneumatico vola nella corsia opposta e centra in pieno una Mercedes con a bordo una famiglia, uccidendo una donna incinta. Sconcertante incidente ieri in A14 in territorio di Tortoreto, provincia di Teramo, in Abruzzo. La vittima è Gloria Duranti, trentunenne di casa a Salò, morta sul colpo insieme al piccolo che portava in grembo da pochi mesi.

La giovane, un avvocato civilista, stava andando in vacanza in Puglia con il marito e i genitori. Anche la madre di Gloria, 58 anni, è gravemente ferita. Quasi illesi invece il compagno e il padre. Il dramma si è consumato alle 10.30 in prossimità dell’uscita Val Vibrata. La Mercedes procedeva in direzione sud quando all’improvviso è stata travolta dalla grossa ruota del camion, piombata dall’alto come un macigno. Il parabrezza è andato in frantumi e il lato destro del tettuccio della macchina si è polverizzato. Gloria, che era seduta davanti, dal lato passeggero, è rimasta schiacciata. Ferita in modo critico anche Edi Zappettini, la mamma della vittima, rianimata in extremis, soccorsa in eliambulanza e ora ricoverata all’ospedale di Teramo.

Salvi invece il papà, Tancredi Duranti, che era alla guida, e il marito di Gloria, Pietro Mazzoletti. È quasi illeso anche il camionista, un italiano residente in Germania, che ora è indagato per omicidio colposo e lesioni gravissime. Sarà compito della Stradale di Pescara Nord appurare le cause dell’incidente. Non è chiaro infatti se a provocare il distacco della ruota posteriore del tir sia stata l’esplosione della gomma o altro.

Avvocato civilista, Gloria lavorava nello studio legale Picchi & Angelini di via Oberdan a Brescia. Uno studio con una seconda sede a Milano. «Cristiana, cattolica, credente e praticante» - così si era definita lei in una lettera inviata nel 2011 a un giornale per stigmatizzare una vignetta satirica su papa Benedetto XVI mostrata in televisione dal programma Anno Zero, giudicata offensiva - si era sposata da appena un anno. Una famiglia che stava per allargarsi grazie all’arrivo imminente di un bimbo, ma spazzata via in un istante.