Giallo a Brescia, il disegno sulla pelle decisivo per svelare l’identità della vittima

I carabinieri hanno rivolto un appello a tutti i tatuatori per trovare l’autore del decoro animalier ritrovato sul corpo della donna ritrovata a pezzi nel bosco

I sopralluoghi dei carabinieri nei boschi di Borno sono proseguiti per giorni

I sopralluoghi dei carabinieri nei boschi di Borno sono proseguiti per giorni

Brescia - Obiettivo , risalire a chi ha fatto i tatuaggi alla donna senza volto - e tuttora senza nome - che domenica scorsa è stata trovata a pezzi dentro quattro sacchi della spazzatura buttati in una scarpata a Paline di Borno. Continua senza sosta la ricerca da parte di carabinieri e procura dell’identità del cadavere smembrato. Per avere indicazioni inquirenti e investigatori hanno deciso di girare all’associazione nazionale tatuatori la segnalazione dei segni indelebili individuati nelle scorse ore dal medico legale sui resti della vittima. L’esame autoptico in corso sui brandelli ha infatti disvelato undici scritte, o parti di scritte, perché alcune sembrano essere state cancellate con il fuoco. E un disegno, l’unico, l’indizio allo stato dei fatti più promettente. Se le frasi tatuate sono infatti generiche e frequenti, poco significative, è l’ampio decoro animalier isolato sul gluteo destro, maculato come lo si è visto sulla cantante pop Elettra Lamborghini, a offrire speranze di identificazione.

Potrebbero d’altro canto non essere molti i professionisti che si sono trovati a cesellare un simile lavoro di “body art“. E chi l’ha fatto - questo è l’auspicio - potrebbe ricordarselo, e mettersi in contatto con le forze dell’ordine. Gli altri tatoo scoperti sono parole, o poco più: “Step by step“ sulla caviglia destra,“‘wanderlust“ sulla clavicola sinistra, “elegance is the“ - e il resto della frase è illeggibile - sulla schiena, lato destro. “Be brave“ sul gomito sinistro. “Fly“ sul polso destro. “V“ rovesciata sulla coscia destra e ‘“VV“ rovesciate sulla coscia sinistra. “Te“ - parte di una scritta monca - sul dorso della mano sinistra, e ancora, piccole tracce tatuate sulle dita della mano destra, un accenno di disegno sul gomito sinistro.

Chi indaga sospetta che vi fossero altri segni cancellati di proposito dal killer, che già ha usato il fuoco per sfregiare il volto della vittima e renderla senza identità. Per aiutare il riconoscimento i carabinieri hanno diffuso anche altri segni distintivi della donna, alta circa 1,60, di corporatura minuta - sui 50-55 chilogrammi - capelli neri, carnagione chiara. Unghie di mani e piedi curatissime, laccate con smalto violetto e glitter argentati. Le sue impronte papillare sono hanno trovato rispondenza nelle banche dati italiane di polizia e carabinieri. E il caso è ulteriormente complicato dal fatto che nessuno sembra avere denunciato la scomparsa di questa donna. Un “fantasma“, che forse alle spalle non aveva alcuna rete sociale. Oppure, se l’aveva, è una rete imprigionata dal timore di ritorsioni. Nel frattempo continua l’analisi dei passaggi di auto o furgoni transitati sotto l’occhio delle telecamere dei centri abitati di Paline di Borno e di Dezzo di Scalve, all’ingresso e all’uscita della provinciale 5 al confine tra le province di Bergamo e Brescia non inquadrata da dispositivi elettronici.