Decreto sicurezza e accattonaggio: bloccati cinque richiedenti asilo a Montichiari

La polizia locale dà corso alle nuove norme del governo

il sindaco Mario Fraccaro e Cristian Leali, comandante dei vigili

il sindaco Mario Fraccaro e Cristian Leali, comandante dei vigili

 Montichiari (Brescia), 8 dicembre 2018 - Una delle primissime volte, se non la prima in assoluto, che nel Bresciano viene contestato il reato di accattonaggio molesto, una delle novità introdotte del «decreto sicurezza» voluto dal vice premier Matteo Salvini e diventato legge nei giorni scorsi.  A Montichiari, ieri mattina, sono stati denunciati a piede libero 5 richiedenti asilo nigeriani, hanno tra i 44 e i 24 anni, sorpresi a chiedere denaro con insistenza ai passanti.

Da tempo al comando della polizia Locale guidata da Cristian Leali (nella foto, con il sindaco Mario Fraccaro) si susseguivano le segnalazioni sulla presenza di alcuni uomini che nei pressi del mercato e del cimitero avvicinavano le persone chiedendo l’elemosina con troppa petulanza e in alcuni casi in maniera aggressiva. Nelle scorse settimane i primi controlli hanno portato all’identificazione di alcuni parcheggiatori abusivi, ieri mattina invece è scattata una vera e propria operazione che ha portato alla denuncia dei cinque africani per i quali è stato chiesto anche il foglio di via dalla città della Bassa orientale che raggiungono al mattino sia da Brescia che da altri centri, anche distanti parecchi chilometri, della provincia. Nel corso dell’identificazione è infatti emerso che nessuno di loro è infatti residente, o ospitato, a Montichiari. Ai cinque nigeriani è stato sequestrato anche il denaro raccolto: cento euro, circa. A far scattare  l’operazione sono state le preoccupazioni arrivate anche da alcuni dei venditori ambulanti del mercato infastiditi dal comportamento dei questuanti che in alcune occasioni avrebbero generato liti con i passanti. Sono finiti nella rete dei controlli di ieri mattina anche altri due uomini, un romeno e un serbo, sorpresi a mendicare. A differenza di quanto accaduto ai 5 richiedenti asilo, per loro è scattata esclusivamente la sanzione amministrativa prevista dal regolamento comunale.