Tignale, reliquie di Wojtyla rubate: missione in Polonia per averne altre

Il caso ha scosso il santuario di Montecastello, aumentata la sicurezza

Papa Wojtyla

Papa Wojtyla

Tignale (Brescia), 21 dicembre 2017 - Telecamere, un piazzale con pavimenti nuovi e soprattutto nuove reliquie, simili a quelle trafugate la notte dello scorso 16 ottobre. Il 2018 porta buone notizie al santuario della Madonna di Montecastello di Tignale, da cui erano stati trafugati il sangue di Papa Wojtyla e i frammenti ossei del beato polacco Jerzy Popieluszko. «Aspettiamo che passino le feste di Natale e andiamo in Polonia dal cardinale di Cracovia Sranislao Dziwis (già segretario personale di Giovanni Paolo II, ndr) per farci consegnare un’altra goccia di sangue», promette l’assessore al Turismo Luigi Bertoldi. Del resto le speranze di ritornare in possesso del reliquiario, attrazione per pellegrini di tutto il mondo, donato alla comunità di Tignale durante un pellegrinaggio nel maggio 2014, con il passare del tempo si assottigliano.

«Quel furto è probabile sia opera di qualche balordo che se non ha riconsegnato il maltolto con il clamore mediatico è difficile lo faccia ora - continua Bertoldi - Tanto vale darsi da fare». La reliquia di Wojtyla, una rarità, era frutto di un prelievo eseguito nel 2005 al Papa poco prima che morisse. Quel sangue è custodito in un’ampolla esistente e la speranza è ricevere un secondo regalo. La razzia era stata perpetrata da qualcuno che fingendosi pellegrino si era nascosto in chiesa e poi aveva agito indisturbato di notte.

I carabinieri della compagnia di Salò e del nucleo Tutela culturale di Monza, al lavoro sul caso, avevano isolato tracce di più persone. Si sospetta la mano di un basista locale, ma le ricerche non possono contare sulle telecamere, di cui l’eremo è sguarnito. Proprio per rafforzare i presidi di sicurezza, la giunta ha approvato il progetto di riqualificazione del piazzale principale: «Un piano da 150mila euro in cofinanziamento tra i proprietari del luogo di culto (parrocchia, Casa di opera pia don Milani e Comune, ndr). Per il terzo che ci compete le risorse sono già nel bilancio di previsione, i lavori inizieranno a breve - conclude l’assessore -. Il santuario è sempre stato una nostra priorità, vi abbiamo già investito un milione».