Brescia, la montagna diventa accessibile. A tutti

Accordo quadro con Unibs capofila. Si parte già da dicembre

La funivia di Ponte di Legno dall'8 dicembre  sarà fruibile in autonomia

La funivia di Ponte di Legno dall'8 dicembre sarà fruibile in autonomia

Brescia, 10 ottobre 2019 - Si partirà con la posa del neveplast sulle piste di Ponte di legno, per consentire, dall’8 dicembre, l’accesso in autonomia alla cabinovia a persone con disabilità motoria. Ma poi si proseguirà con progetti di inserimento lavorativo in chiave di accessibilità, con la realizzazione di un’app-guida nel sito Unesco di Val Camonica declinata in base al profilo utente (età, tipologia di disabilità), fino alla consegna di carrozzine di passeggio ai rifugi alpini.  Sono già numerose le iniziative in cantiere, nate all’interno dell’accordo quadro per l’accessibilità della montagna, ufficializzato ieri tra Università degli studi di Brescia, la startup innovativa Sentieri Accessibili, Amministratore del cuore onlus, Active sport asd, Comunità montana di Valle Camonica e Sol.co camuna. L’obiettivo, illustrato dal rettore Maurizio Tira, è di realizzare un programma di studio sul tema dell’accessibilità della montagna: strutture ricettive, rifugi, piste da sci, percorsi ciclo-pedonali. L’attività di ricerca sarà coordinata dal laboratorio interdipartimentale Brixia Accessiblity Lab dell’ateneo, sotto la responsabilità scientifico del professor Alberto Arenghi, delegato del rettore per la disabilità. "In alta Val Camonica – ha sottolineato –l’impegno sarà di rendere accessibili le piste bianche e verdi. Nella media e bassa valle si lavorerà di più sull’aspetto culturale, in particolare nel sito Unesco, ma contiamo di arrivare all’inizio della valle con le Torbiere ed il monastero, molto significativi dal punto di vista naturalistico". Punto di partenza sono le attività già avviate sul territorio, come il progetto ‘Sport senza barriere’ promosso da Amministratore del cuore onlus, ma anche   mappatura e abbattimento di barriere architettoniche sui sentieri di montagna, che ha già visto un primo intervento sul sentiero di Val D’Avio, a Temù (curato da Pontedilegno Sky School, Guide Alpine e Cai di Pezzo-Pontedilegno). "L’accordo quadro – aggiunge Marco Colombo, presidente Active Sport – è il punto di partenza per arrivare a soluzioni pratiche, con finalità sociali. La nostra mission è di far riappropriare le persone con disabilità della loro vita, attraverso lo sport".

Particolarmente utili, ad esempio, saranno le carrozzine che si pensa di dare in dotazione ai rifugi, per accogliere gli sciatori che oggi incontrano difficoltà nell’affrontare piccoli spostamenti senza i loro ausili. Quanto alle risorse, "con una squadra di questo tipo – sottolinea Arenghi – potremo aver voce presso la Regione e partecipare a bandi, per accedere a fondi". Obiettivo finale è rendere la Valle Camonica distretto attrattivo per il turismo sostenibile, con ricadute economiche e lavorative per tutto il territorio. "Dimostriamo che la nostra è una valle aperta e all’avanguardia", sottolinea il presidente di Comunità Montana, Sandro Farisoglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA