Miniere camune Fondi in arrivo per valorizzarle

In Valcamonica la Regione finanzierà interventi per un milione e 700mila €

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Fondi in arrivo per la valorizzazione del patrimonio minerario camuno e bergamasco. In Valcamonica Regione Lombardia finanzierà una serie di interventi del valore di 1milione e 700mila euro che serviranno a sistemare l’area Petazza-Costa, mentre in provincia di Bergamo giungeranno 404mila euro per le località Caravino, Scasletto, Costa Alta.

A finanziare gli interventi sarà la Giunta Regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo con il supporto dell’assessorato regionale al Turismo, Moda e Marketing Territoriale. Nella zona di Petazza – Costa a Malonno saranno svolte diverse opere mirate a fare conoscere una zona di importanza capitale per la popolazione, riscoperta negli scorsi anni grazie al Gruppo Speleologico Camuno, presieduto da Stefano Morandi.

"La notizia dei fondi in arrivo è grandiosa – spiega il presidente Morandi – poiché la nostra aerea mineraria è parte della storia malonnese e camuna. Molti dei nostri nonni e zii hanno lavorato nella miniera Ferromin, dove fino al 1953 si sono estratti materiali come pirite e siderite.

L’idea è quella di partire dalla stazione ferroviaria, che sorge a 537,7 metri sul livello del mare dove esisteva uno scambio ferroviario, che portava i treni ai forni di prima torrefazione, di modo da poter caricare il metallo da lavorare nelle ferriere del bresciano". In zona oltre if roni, che sono abbastanza conservati, c’era anche una teleferica che portava i minerali dall’imbocco Roma della miniera, che si trova poco sopra.

"Nella miniera, dove si scavava, vi sono cinque o sei livelli, tutti molto antichi, risalenti almeno al XV secolo. Attualmente ne facciamo visitare solamente uno e accompagnamo le persone per circa un chilometro nelle viscere della terra".

L’idea di un parco minerario è da tempo studiata dal Comune di Malonno.

Milla Prandelli