Minacce e stalking alla sua ex A processo pubblico ufficiale

Deve rispondere anche porto abusivo della pistola d’ordinanza. Guidava la Polizia Locale

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Al via ieri, con l’acquisizione delle prove e delle liste testi, il dibattimento per l’ex comandante della Locale di Sirmione, imputato di minacce, porto abusivo della pistola d’ordinanza e stalking ai danni della ex, la segretaria comunale, con cui aveva instaurato una relazione poi naufragata. Stando al pm Alessio Bernardi il pubblico ufficiale - sottoposto a divieto di avvicinamento alla donna, che si è trasferita in un’altra regione - per spingerla a riallacciare in meno di un mese l’ha contattata quasi 600 volte, tra sms e telefonate. E in preda a una gelosia morbosa, le avrebbe piazzato un registratore nel frigofero per spiarla. L’apice delle pressioni risale allo scorso 1° maggio quando il comandante, inviato un messaggio dai toni poco rassicuranti ("Allora io ti sparo...mi sparo io...entro domenica la storia dev’essere finita") si sarebbe presentato da lei con l’arma d’ordinanza carica, con due colpi in canna, per l’accusa tradendo "un chiaro intendo suicidiario omicidiario". La presenza della figlia avrebbe evitato un finale potenzialmente violento. Una circostanza negata dall’imputato, che ha sostenuto di avere incontrato la ex disarmato e di avere solo nascosto nella custodia dell’arma una collana da regalare a sorpresa al suo amore. La donna deporrà davanti al giudice Mauro Liberti, il 23 febbraio. Beatrice Raspa