Fausto Farina, ucciso dalle barre d’acciaio. Lavorava in quell’azienda da 25 anni

Il macchinario si mette in moto, operaio di 60 anni muore sul colpo. Lascia moglie e due figli

La Estral di Manerbio dove è avvenuto l’incidente

La Estral di Manerbio dove è avvenuto l’incidente

Manerbio (Brescia), 28 settembre 2022 -  È morto sotto le barre d’acciaio, nell’azienda per la quale lavorava da una vita. È la tragica fine toccata in sorte ieri a Fausto Farina, sessantenne di Bassano Bresciano, dipendente della Estral di Manerbio, ditta specializzata nella produzione di profilati di alluminio. Sposato e padre di due figli, ieri mattina il lavoratore era impegnato in opere di manutenzione di un macchinario. Forse la macchina caricatrice dei profilati si è messa in movimento in autonomia e Farina all’improvviso è finito schiacciato da alcune barre. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi dei colleghi che alle 11,45 hanno lanciato l’allarme dalla fabbrica di via Artigianale 19. Quando l’operaio è stato liberato dal peso, per lui non c’era più nulla da fare. Farina è morto nell’azienda per la quale faceva l’elettricista da più di 25 anni. Ora spetterà ai tecnici della Medicina del Lavoro della Ats del Garda capire che cosa è successo, e accertare che le norme di sicurezza siano state rispettate. La morte di Farina porta a quota 22 il bilancio dei deceduti sullavoro in provincia di Brescia nel 2022. Alberto Pluda, segretario generale della Cisl, pone l’accento sull’importanza del rilancio di percorsi di formazione sicurezza qualificati per i lavoratori. "Non credo che reagire con uno sciopero cambierebbe di una virgola situazione - ha detto - dobbiamo fare qualcosa di molto più concreto: apriamo una grande campagna di sensibilizzazione".