Majano, camionista fugge dopo incidente: disposta perizia cinematica

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La Procura di Udine vuole fare chiarezza sul ruolo avuto da un 49enne di Prevalle nell’ incidente in cui è morto un suo coetaneo, Marco Vendramini di Motta di Livenza. I fatti sono accaduti lungo la Strada Regionale 463, nel territorio comunale di Majano, dove Vendramini è stato investito dall’autoarticolato guidato dal bresciano, che non si è fermato e ora è indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Il pm Paola De Franceschi dopo l’autopsia sulla salma ha disposto anche una perizia cinematica per ricostruire la dinamica, le cause e le responsabilità del sinistro.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti la vittima con la sua Suzuki ha tamponato un furgoncino Ape Piaggio su cui c’erano due anziani del posto, che non si sono feriti. Subito dopo è finito a terra, rotolando sulla corsia si marcia opposta alla sua dove è stato investito dall’autista residente a Prevalle, che non si è fermato. Il bresciano è stato individuato e messo di fronte alle sue responsabilità dalle forze dell’ordine. Era il 19 agosto. Ha dichiarato di non avere visto l’uomo sulla carreggiata e di non essersi accorto di averlo investito. Lo studio legale che rappresenta la famiglia Vendramini ritiene difficile pensare che non se ne sia accorto.

"Abbiamo accolto con favore la decisione dell’autorità giudiziaria di voler andare a fondo sul terribile incidente – spiega il portavoce dello studio legale 3° Valore spa Nicola de Rossi – ordinando questa perizia cinematica. Il Ctu (consulenza tecnica) dovrà innanzitutto verificare se sussistano profili di colpa da parte dell’autotrasportatore bresciano. La perizia dovrà essere prodotta entro 45 giorni dall’inizio delle operazioni".