Lumezzane: l'auto si surriscalda e prende fuoco, Riccardo Gobbi muore carbonizzato

Il giovane è figlio di un noto imprenditore della zona, ex presidente della Croce Rossa. Disposta l'autopsia

Il cortile a Lumezzane dove è morto Riccardo Gobbi (nel riquadro)

Il cortile a Lumezzane dove è morto Riccardo Gobbi (nel riquadro)

Dramma all'alba a Lumezzane. Riccardo Gobbi, 29enne figlio di Valeriano Gobbi, noto imprenditore di Lumezzane e storico presidente della Croce Bianca del centro valgobbino,  è stato trovato morto nella sua auto carbonizzata. L'allarme è scattato attorno alle 5.30 del mattino. A chiamare il 112 è stato un passante che ha notato una macchina che stava andando a fuoco nel piazzale di un'azienda di metalli in già Divisione Acqui. L'azienda di Valeriano Gobbi dove anche il figlio lavorava. Quando le fiamme sono state spente il 29enne era ormai deceduto.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia. In base ai primi accertamenti si è trattato di un tragico incidente. I carabinieri ritengono probabile che Riccardo Gobbi, che abitava proprio in un appartamento realizzato negli spazi dell'azienda di famiglia specializzata nella smerigliatura dei metalli, sia stato colto da un malore mentre era al volante della sua Peugeot 3008. Stando alle immagini delle telecamere l'auto, che aveva il cambio automatico, si è mossa ed è finita contro un muro. In quel frangente Gobbi con ogni probabilità si e sentito male e la macchina, avendo la marcia inserita, ha continuato ad avanzare contro l'ostacolo fino a surriscaldarsi e prendere fuoco. A dire di più sulle cause della morte sarà l'autopsia.