Lui assolto lei indagata

Migration

Era accusato di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni aggravate ai danni della ex compagna, e per lui il pm Alessio Bernardi aveva chiesto sette anni di carcere. I giudici però ieri lo hanno assolto con formula piena da tutte le imputazioni e chiesto il rinvio degli atti in procura perché si indaghi la ex, che era parte civile, per calunnia. Così si è concluso ieri il processo a un imprenditore tedesco cinquantenne di casa sul Garda, arrestato nel gennaio 2021 con il codice rosso - e rimasto ai domiciliari fino al luglio seguente - dopo che la donna, dieci anni in meno, aveva denunciato di essere stata picchiata, insultata, vessata, fatta oggetto di tentativo di soffocamento con sacchetti di plastica in testa e telecomandi della Tv infilati in bocca, ma anche controllata mediante telecamere nascoste in casa. Tutto per gelosia. Ma per gli avvocati Gianluca Savoldi e Gigi Bezzi, che assistono l’imputato, la signora ha raccontato bugie. "Le ingiurie durante il rapporto erano reciproche, era lei ad essere gelosa dalla ex di lui e ad averlo aggredito e picchiato".