FEDERICA PACELLA
Cronaca

Le due carceri di nuovo sovraffollate

di Federica Pacella

Più misure alternative per i detenuti, ma le carceri non si svuotano. Dopo una breve parentesi durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria, le due strutture bresciane sono di nuovo sovraffollate. Secondo la relazione annuale della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Luisa Ravagnani, al Nerio Fischione a luglio 2021 si registravano 357 presenze (164 stranieri) contro le 281 dell’anno precedente (126 stranieri), a fronte di una presenza regolamentare che dovrebbe essere di 186. A Verziano sono 97 i detenuti (40 donne, 27 stranieri), in aumento rispetto agli 82 di luglio 2020 (allora c’erano 32 donne, 23 stranieri): comunque sopra i 71 previsti.

"Dal 2014 al 2019 le misure alternative sono aumentate del 31,2%, ma l’applicazione riguarda più facilmente persone all’esterno del carcere in attesa di esecuzione della condanna. E poi c’è il fenomeno del net-widening, ovvero anziché ridurre il numero di fattispecie per cui è previsto il carcere, si tende ad aumentare questa previsione". I più penalizzati sono gli stranieri: solo il 18,4% ha avuto accesso a misure di esecuzione penale esterna. "Ciò accade non perché ci sia una gravità superiore dei reati o una maggiore pericolosità sociale degli stranieri – sottolinea Ravagnani – ma per il minore legame con il territorio di appartenenza e la minore disponibilità di risorse quali l’abitazione o l’attività lavorativa".

La pandemia non è passata indenne per i detenuti: nel Bresciano registrati due suicidi. "C’è stata una vera chiusura del carcere, con la sospensione di molte attività. Altro problema sono stati i trasferimenti – racconta Ravagnani – Chi chiede di essere trasferito deve aspettare molto tempo. Al contrario, durante la pandemia, per ragioni di sovraffollamento sono state spostate persone che stavano facendo percorsi trattamentali, azzerando quanto già iniziato". Resta fondamentale il rapporto col territorio, a cui Ravagnani si appella per sviluppare iniziative lavorative in carcere, soprattutto al Nerio Fischione.

Da parte sua, il Comune vorrebbe mettere a disposizione dei fine pena dai 6 agli 8 monolocali da tempo vuoti. L’assessore ai Servizi sociali Marco Fenaroli si è confrontato con la Regione, ma sembra insormontabile la norma che vieta l’impoverimento del patrimonio pubblico a fronte dell’emergenza abitativa.