Giallo di Temù, nuova caccia nei boschi. Interrogati i negozianti del paese

Brescia, gli inquirenti cercano ormai solo il corpo di Laura Ziliani, uscita a passeggiare e sparita nel nulla da maggio

Laura Ziliani

Laura Ziliani

Temù (Brescia), 29 luglio 2021 - I giorni trascorrono e le attenzioni degli inquirenti si concentrano su Temù e le zone circostanti. Ormai è chiaro, chi investiga col coordinamento del pubblico ministero Caty Bressanelli non cerca una persona viva, ma soltanto un corpo: quello di Laura Ziliani, l’ex vigilessa nata e cresciuta a Villa Dalegno di Temù, nel Bresciano. Non solo l’altro ieri i carabinieri della scientifica sono stati nella casa in centro al paese dove la donna trascorreva tutti i fine settimana, ma una quarantina di loro colleghi della Stazioni del territorio, dei forestali e da Brescia sono stati visti salire nei boschi della zona, forse per cercare qualche indizio. Ancora: alcuni negozianti, che non si esprimono con la stampa, sarebbero stati sentiti probabilmente per capire se i famigliari della Ziliani hanno fatto degli acquisti nelle ore precedenti alla scomparsa. In paese le ipotesi sono tante.

Qualcuno racconta che l’8 maggio, nelle ore precedenti alla denuncia della scomparsa della signora che in settimana viveva a Brescia e lavorava in comune a Roncadelle, le figlie sarebbero state viste recarsi all’isola ecologica con materiale ingombrante. Cos’era? Probabilmente c’erano dei materassi, ma non si sa molto altro. A questo punto trovare tracce biologiche sarebbe però difficile se non impossibile, dato che i cassonetti sono svuotati spesso. In casa, secondo alcune indiscrezioni, l’altro ieri i carabinieri avrebbero fatto abbattere un muro del seminterrato, dove è stato anche trovato il telefonino della Ziliani, spento dalla sera prima della scomparsa. Un telefono da cui non si separava mai, così come dal suo orologio con segnalatore satellitare. Il lavoro, dunque, è serrato e continua senza sosta.

I tre indagati sono la figlia maggiore e minore di Laura Ziliani e il fidanzato della prima. Alcune incongruenze hanno portato a iscriverli nel registro degli indagati. Non solo: una delle figlie quel giorno ha denunciato la scomparsa della madre attorno alle 13, spiegando che avrebbero dovuto andare all’isola ecologica alle dieci e che la signora era uscita attorno alle sette. Tempi un po’ stretti per fare una escursione in montagna di quelle a cui la Ziliani era abituata.