Laura, inghiottita da un mistero: dubbi su telefono e telecamere

Temù, le figlie indagate per omicidio: nuove perquisizioni nella casa di famiglia a caccia di tracce Il corpo dell’ex vigilessa mai ritrovato. Il sindaco: qui non ci sono anfratti

Laura Ziliani

Laura Ziliani

Temù (Brescia), 1 luglio 2021 - Contraddizioni. Elementi stridenti. E un fascicolo aperto per omicidio a carico di due ragazze di 19 e 27 anni, sospettate di avere a che fare con l’inspiegabile scomparsa della madre. Il mistero di Laura Ziliani, la 55enne ex agente della Locale di cui non si hanno notizie dall’8 maggio, tiene la Valcamonica con il fiato sospeso. Ieri per ore i carabinieri della Scientifica hanno setacciato i tre piani dell’abitazione di via Ballardini, nel centro del paese, dove la donna, da qualche anno impiegata nell’ufficio tecnico di Roncadelle e trasferita a Brescia, tornava nei finesettimana per coltivare la passione della montagna.

Gli esperti dell’Arma in tuta bianca hanno ispezionato a fondo quella casa nella quale Laura aveva avviato dei lavori di restauro per aprire un bed and breakfast, perché c’è il dubbio che in quell’appartamento sia successo qualcosa di terribile. I carabinieri della compagnia di Breno e il pm Caty Bressanelli da settimane lavorano nel più stretto riserbo per spiegare la sparizione improvvisa di Laura, un marito morto nel 2012 sotto una valanga, tre figlie – una terza, non indagata, affetta da gravi problemi di salute – un nuovo fidanzato e voglia di rinascere dopo anni pesanti. E non si escludono altri indagati. "Non creiamo mostri, queste iscrizioni al momento sono solo atti dovuti per accertamenti tecnici" mette le mani avanti il procuratore capo Francesco Prete.

L’unico dato certo allo stato è che le due figlie di Laura, sentite a più riprese da chi indaga insieme al fidanzato di una di loro, la mattina di sabato 8 maggio alle undici hanno dato l’allarme. La madre a loro dire non era rientrata da un’escursione nei boschi verso Villa Dalegno. "L’abbiamo cercata per giorni in un raggio di 280 km, qui non abbiamo anfratti o dirupi che nascondano un corpo – si stringe nelle spalle il sindaco di Temù, Giuseppe Pasina –. In molti sospettiamo che qualcuno l’abbia uccisa e messa sotto terra, altrimenti sarebbe saltata fuori".

Uscita da casa, pare – almeno stando ai familiari - appunto verso le sette, la 55enne avrebbe dovuto tornare entro le dieci per aiutare le ragazze a portare rifiuti in discarica, ma non si è più vista. Le due hanno comunque portato ugualmente gli scarti in discarica in quelle ore, a dispetto della scomparsa della madre. Un passante avrebbe confermato di avere avvistato la ex vigilessa sui sentieri, però sotto le telecamere Laura non è passata. Forse ha fatto un giro diverso da quello indicato? E ancora, la primogenita avrebbe riferito di averla vista l’ultima volta prima di uscire quella mattina mentre parlava al telefono con la sorella, e di essersi accorta che la madre aveva scordato il telefono in soggiorno. Il cellulare però è stato recuperato in cantina dietro una cassapanca. Chi dunque l’ha portato di sotto? Non solo. Quella telefonata Laura potrebbe non averla mai fatta giacché il telefono risulterebbe spento o senza attività dalla sera precedente. E sopra un mobile c’era l’orologio gps da cui l’esperta escursionista non si separava mai durante le passeggiate.