La madre di Laura Ziliani e il presentimento: "Non si è persa"

Il caso della donna scomparsa a Temù

Il giorno del ritrovamento del corpo

Il giorno del ritrovamento del corpo

Temù (Brescia) - Voci. Voci nel coro del grande dramma familiare di Temù. Come quella di Mauro Giugni. È il figlio di Rita Cinelli, sorella della madre di Laura Ziliani. "Non ho ancora sentito mia zia e conoscevo poco le mie cugine", la premessa. Due figlie responsabili di un crimine orrendo: come è possibile? "C’è una perdita di moralità sconcertante. A questo punto non mi meraviglierei". Una manciata di chilometri da Brescia, a Roncadelle. Laura Ziliani era impiegata in Comune e aveva trovato un compagno, dopo essere rimasta vedova nel 2012: l’odontotecnico Marino Riccardo Lorenzi. Non è in casa. "Di questa storia - dice il fratello Paolo - ne avrà parlato due volte per due minuti, anche con me. Si arrabbiava se provavamo a insistere. La storia non era iniziata da molto tempo. Oltre al sentimento avevano in comune la montagna e la bicicletta".

C’è chi da sempre ha scelto il silenzio. Quella di Marisa Cinelli, la mamma di Laura Ziliani, è solo una voce incorporea che filtra da un citofono. Continua a vivere il suo doppio dramma: la figlia scomparsa e ritrovata morta e le nipoti Silvia e Paola in carcere con l’accusa di essere le sue assassine. Non aveva taciuto quando era stata ascoltata dai carabinieri. Era il 17 giugno e Laura era ancora una persona di cui si erano perdute le tracce. Le sue parole avevano tratteggiato un quadro di tensioni, fino al litigio tra la figlia e Mirto Milani, fidanzato di Silvia. "Nel corso degli ultimi mesi Laura mi disse di aver avuto un litigio con Mirto. Era stata accusata di spendere troppo per la ristrutturazione degli appartamenti di via Ballardini 11. Mia figlia me lo riferì perché era rimasta basita dal fatto che Mirto potesse intromettersi in maniera così invasiva in situazioni economiche che non lo riguardavano". Qualcosa da aggiungere nel verbale? La signora aveva da aggiungere parole grevi, dolorose, oggi profetiche. "Io non credo che mia figlia si sia smarrita nel bosco. Continuo ad avere il dubbio che nemmeno sia uscita dalla sua abitazione la mattina dell’8 maggio 2021. È il mio cuore di mamma che me lo dice".