Lanfranco Cirillo, Nordio firma la richiesta di perseguimento penale per l’architetto di Putin

Al ministro della Giustizia la Procura di Brescia aveva chiesto di rimuovere la condizione di improcedibilità. Il 64enne è imputato per frode fiscale

Vladimir Putin e Lanfranco Cirillo

Vladimir Putin e Lanfranco Cirillo

Brescia – Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha firmato la richiesta di perseguimento penale nei confronti di Lanfranco Cirillo, 64 anni noto come “l'architetto di Putin”, imputato a Brescia per plurimi reati di contrabbando doganale e falso in atto pubblico.

Trattandosi di reati commessi all'estero, la Procura di Brescia aveva chiesto al Ministro di rimuovere la condizione di improcedibilità in base all'articolo 9 del codice penale. Lanfranco Cirillo si trova attualmente a Mosca; lo scorso gennaio la Russia ha comunicato all'Italia l'assenza delle condizioni per il suo arresto, avendo acquisito la cittadinanza russa. 

Ciononostante, a quanto sembra Cirillo voleva tornare in Italia per partecipare al processo a Brescia. Il 22 maggio, secondo quanto riferito oggi in aula dal suo legale, Cirillo si era recato all'aeroporto di Mosca con il passaporto italiano, essendogli stato revocato quello russo. Ma è stato trattenuto in una stanza per più di 13 ore e bloccato in Russia.

“Gli hanno comunicato che gli era stata vietata l'estradizione dalla Russia e gli veniva rifiutata la partenza da Mosca”, ha riferito in aula il suo legale, che a inizio udienza ha depositato i documenti che attestano l'acquisto in data 22 maggio di due biglietti aerei da Mosca a Istanbul con ultima destinazione Milano Malpensa. "Atto che era era stato fatto così da consentire all'architetto Cirillo di presenziare all'udienza al tribunale di Brescia”, ha aggiunto il difensore

Assieme a Cirillo sono imputati nel processo anche sua moglie e Adriano Gafforini, ritenuto dagli inquirenti il suo factotum italiano, finito ai domiciliari proprio per l'inchiesta fiscale e poi Alberto Guerini, oltre ai cittadini russi Anna Novitscalia e Vladimir Krutskikh, accusati a vario titolo di concorso nei reati fiscali.

In merito a quanto appreso dagli organi di informazione, l'avvocato Stefano Lojacono, legale di Lanfranco Cirillo, ha fatto sapere che: “Nè l'architetto Cirillo nè i suoi legali hanno ricevuto alcuna informazione formale circa la pendenza di un procedimento nei suoi confronti per reati di qualsiasi genere commessi all'estero”. E ancora: “E' assolutamente irrituale e gravemente pregiudizievole che la notizia, peraltro con enfasi del tutto ingiustificata, sia stata diffusa alla stampa in questo momento assolutamente preliminare. L'architetto Cirillo si riserva di approfondire la questione in tutte le sedi e sotto tutti i profili, non ultimo quello relativo alle modalità di diffusione della notizia. Quello di cui Lanfranco Cirillo è certo è di non avere mai commesso reati all'estero, così come non ne ha mai commessi in Italia”.