Sul lago di Iseo aperto ora fioccano le disdette

Le strutture alberghiere pronte a offrire i migliori servizi ma tanti stranieri sono convinti a torto che si debba fare la quarantena prima della vacanza

Antonella Pastore, presidente del Consorzio che raggruppa gli hotel a 4 stelle

Antonella Pastore, presidente del Consorzio che raggruppa gli hotel a 4 stelle

Iseo (Brescia) - Quale futuro per il turismo del lago d’Iseo e della Valcamonica? Se da una parte il fatto che, dal prossimo 15 maggio, i turisti che arrivano dall’Unione Europea, dalla Gran Bretagna e da Israele non dovranno fare la quarantena, dall’altra le prenotazioni, almeno per quanto riguarda gli alberghi, sono davvero poche e le cancellazioni non smettono di arrivare. Va meglio nei campeggi, dove le stime prevedono l’arrivo dei turisti tra la fine di giugno e luglio. «Ben venga che chi verrà in Italia non faccia la quarantena – spiega Antonella Pastore, presidente di Lake Iseo Hotels, il Consorzio degli Hotel a 4 stelle del Sebino – questo ci dà speranza. Nell’immediato, però, i dubbi restano, poiché se da noi la comunicazione è arrivata ed è stata efficace, all’estero i nostri clienti non capiscono. A me personalmente sono state cancellate quasi tutte le prenotazioni relative a maggio perché non hanno capito che non dovranno fare la quarantena, che, peraltro, per molti permane al ritorno nel loro Paese di origine, come per esempio in Inghilterra. Al momento stiamo lavorando con gli italiani, che ci fa piacere accogliere, ma che si fermano una notte, al massimo due. Io ho iniziato il primo maggio, altri consorziati inizieranno la stagione a fine mese. La buona notizia è che nessuno ha chiuso". Nei campeggi la situazione è diversa. Ci sono già stati alcuni arrivi, anche se il grosso è atteso per le prossime settimane, con il caldo.

«Non sono certo tempi d’oro – spiega Selene Spennacchio del Campeggio Quai – ma non ci lamentiamo. Abbiamo italiani, olandesi e tedeschi, per lo più. Qualcuno non ha capito che può entrare in Italia e così glielo spieghiamo. Quello che abbiamo notato è che sono gli anziani a temere di più e a dirci che verranno appena vaccinati. I giovani sono pronti a fare le vacanze seguendo attentamente le regole imposte e i distanziamenti sociali. Per loro è più facile capire che non vi è quarantena all’ingresso in Italia. Chi ha qualche anno in più è confuso". La situazione è diversa in montagna, dove d’estate tradizionalmente la clientela è italiana. "Nei prossimi mesi aspettiamo gli italiani – spiega Marco Bulferetti, titolare dell’hotel Mirella di Ponte di Legno – gli stranieri vengono per le settimane bianche. È difficile trovarne a giugno, luglio e agosto. Le prenotazioni non sono in linea con gli scorsi anni, ma noi non demordiamo e continueremo a offrire servizi di alta qualità. Sappiamo che i clienti, se le condizioni lo permetteranno, non ci deluderanno. L’auspicio è che il tempo sia buono".