Laghi e città di nuovo ricche di visitatori, ma manca il personale

Oltre il 30 per cento di albergatori e ristoratori non era ancora riuscito a fine marzo a completare il proprio organico

Quanto si è perso negli ultimi due anni sarà difficile da recuperare, ma la primavera 2022 ha finalmente ridato un po’ di ossigeno agli operatori del turismo bresciano. Il trend positivo è iniziato con le vacanze di Pasqua, secondo i dati raccolti dall’Ufficio studi di Federalberghi Brescia guidata da Paolo Rossi, l’occupazione camere è stata di oltre l’80% per le attività ricettive bresciane.

"C’è grande soddisfazione: siamo in linea con i risultati del pre-pandemia, è uno dei migliori periodi pasquali di sempre per gli alberghi della nostra provincia", commenta Rossi.

Anche il week-end lungo del 25 aprile ha visto laghi e città pieni di turisti: la tendenza dovrebbe proseguire fino all’1 maggio.

"Certamente – ha aggiunto il vicepresidente Graziano Pennacchio – siamo molto soddisfatti del fatto che tutta la provincia di Brescia riesca ad essere attrattiva per i turisti. Grazie alla buona promozione effettuata negli ultimi anni, siamo riusciti ad attrarre gli italiani nel nostro territorio che non è ancora così conosciuto a livello turistico".

Nessuno si illude che il ritorno dei turisti possa compensare le perdite generate da Covid, visto che le strutture ricettive hanno vissuto quasi due anni d lockdown di fatto.

"Negli ultimi due anni – ha sottolineato il vicepresidente vicario Alessandro Fantini – la Pasqua ha rappresentato un periodo complicatissimo, essendo in concomitanza con i lockdown e azzerando così i turisti. Quest’anno finalmente potremo tornare a viverla con serenità: sia in città che sui laghi si è arrivati quasi al tutto esaurito. Speriamo che questo periodo rappresenti la ripartenza definitiva per tutto il settore e che sia un buon viatico per il periodo estivo e per l’appuntamento che ci attende con Brescia e Bergamo Capitale Italiana della Cultura 2023".

Il messaggio che Brescia meriti di essere visitata per la sua proposta culturale sta già iniziando a passare. "Vediamo turisti italiani e stranieri – sottolinea Fantini – che vengono qui convintamente, non perché sono di passaggio, e restano colpiti da quello che trovano".

Positivo, ad esempio, il bilancio del week-end pasquale dei musei cittadini: la Pinacoteca Tosio Martinengo ha fatto il 64% di visitatori in più del 2019, mentre Santa Giulia, Parco archeologico e museo delle Armi hanno registrato un +21%.

Per gli albergatori, resta l’incognita del personale, sempre difficile da trovare: secondo una rilevazione di Federalberghi, oltre il 30% delle imprese del turismo bresciane a fine marzo non era riuscito a concludere positivamente la ricerca del personale. Un aiuto (reciproco) sta arrivando dai profughi ucraini: già un centinaio sono stati inseriti o sono in fase di assunzione negli alberghi bresciani.

Federica Pacella