Bambina scomparsa a Serle, educatrice in aula: l’accusa è omicidio colposo

C’è la data dell’udienza preliminare

Iushra Gazi

Iushra Gazi

Brescia, 24 giugno 2019 - Il caso di Iushra Gazi, l’adolescente autistica sparita il 19 luglio scorso durante una gita sopra i monti di Serle con la Fobap-Anffas, approda in tribunale. Il 26 settembre davanti al gup Luca Tringali inizierà l’udienza preliminare per Roberta Ratti, l’operatrice dell’associazione che quella mattina aveva visto la undicenne bengalese iniziare a correre a perdifiato e infilarsi nei boschi senza più fare ritorno. La Procura la accusa di omicidio colposo. Per i pm Antonio Bassolino e Donato Greco Iushra è morta, inghiottita da una delle cavità carsiche dell’altipiano di Cariadeghe e dell’esito terribile di quella giornata deve rispondere l’educatrice 42enne.

La sua condotta è stata caratterizzata da «negligenza, imperizia e imprudenza», ha scritto l’accusa nel provvedimento di chiusura indagine. La ragazzina era stata iscritta dalla famiglia al “Progetto estate” della Fopab, che il 19 luglio aveva portato quindici disabili in gita lassù. La magistratura ritiene che Ratti fosse la responsabile dell’esecuzione e dell’organizzazione del progetto e avesse «l’obbligo giuridico di garantire la salvaguardia della vita e dell’incolumità fisica della minore a lei affidata», ma non avrebbe «approntato un adeguato controllo, anche personale, della ragazzina, lasciandola libera di muoversi pur sapendo che la stessa a causa della patologia da cui era affetta avesse l’abitudine di allontanarsi e nascondersi dagli operatori. Circostanza peraltro che si era già verificata nelle precedenti uscite e nella stessa giornata della scomparsa».

Per cercare Iushra fu messo in campo un piano imponente: per dieci giorni 1.500 uomini, con cani molecolari, droni ed elicotteri, perlustrarono l’altipiano da cima a fondo battendo tutte le piste, comprese quelle segnalate dai sensitivi, ma senza alcun esito. Nessuna traccia della piccola, nessun lembo di vestiti, è mai stato trovato. L’ipotesi di un rapimento, ventilata anche dalla famiglia, è stata vagliata dalla procura. Ma non è mai emerso nulla.