Sotto la lente il macello degli orrori: "A chi ha venduto quella carne?"

Brescia, interrogazione al Parlamento dopo le sevizie agli animali di PAOLO CITTADINI

Un’immagine del fascicolo aperto in Procura  a Brescia a sostegno della denuncia: una mucca sfinita e a terra viene trascinata con un muletto all’interno del macello

Un’immagine del fascicolo aperto in Procura a Brescia a sostegno della denuncia: una mucca sfinita e a terra viene trascinata con un muletto all’interno del macello

Ghedi, 8 dicembre 2015 - In attesa che il prossimo 12 febbraio parta il processo nei confronti di due dipendenti del macello e due veterinari Asl che non avrebbero effettuato i controlli richiesti, la vicenda Italcarni arriva in Parlamento. Miriam Cominelli, parlamentare del Pd, ha infatti depositato ieri un’interrogazione nella quale chiede ai ministri di competenza di spiegare che fine abbia fatto la carne lavorata al macello Italcarni prima che intervenisse la magistratura, che nei mesi scorsi ha messo sotto sequestro l’impianto.

«Dai consiglieri comunali di minoranza del Comune di Ghedi ho avuto la conferma che questa carne non è finita nei piatti della mensa scolastica - sottolinea l’onorevole bresciana del Pd - Vorrei però saperne di più. Ai ministri Lorenzin (Salute) e Martina (Agricoltura) ho inoltre chiesto se in precedenti controlli sono emersi episodi di maltrattamenti simili anche in altre strutture. Ai ministri concedo un po’ di tempo, se però tarderà una loro risposta li solleciterò».

I maltrattamenti sono stati immortalati nei video in mano agli inquirenti e trasmessi anche dagli organi di stampa. Immagini dure dove si vedono gli animali arrivare al macello e poi essere trascinati giù dai camion con catene di ferro.

Le bestie a quel punto cadevano, procurandosi ferite che poi andavano ad infettare la carne. Pratiche ammesse davanti al pm Ambrogio Cassiani direttamente da Federico Osio, l’amministratore unico del macello, che intenderebbe patteggiare una condanna a due anni e sei mesi. Per lui l’accusa è di adulterazione di carne destinata ad alimentazione umana, maltrattamento di animali e smaltimento illecito di rifiuti.

A febbraio partirà il processo contro dipendenti e veterinari. Proverà a costituirsi parte civile il Comune di Ghedi. L’avvocato Andrea Puccio, che difende gli interessi dell’amministrazione comunale di Ghedi, ha chiesto di poter visionare gli atti per capire quale danno abbia subito il Comune. Il sindaco Lorenzo Borzi, che per questa vicenda è finito nel mirino degli animalisti vista la parentela con chi gestisce il macello, ha sempre detto che il Comune (proprietario dell’immobile concesso al macello convenzione del 2000) avrebbe provato a costituirsi parte civile nel processo.