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BRESCIA

Recuperati quaranta dipinti su tela, tavola e rame, oltre a sculture e cinquantatrè pezzi di antiquariato, per un valore di circa 350mila euro e cinque ladri d’arte finiti in mantette. Questo il bilancio dell’operazione dei carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna, su ordine del Gip del Tribunale di Bologna, Gianluca Petragnani Gelosi, che ha sgominato una banda specializzata in furti di opere d’arte. Le operazioni si sono svolte congiuntamente ai carabinieri di Bologna, Brescia, Napoli, Casandrino nel napoletano, Castrezzato nel bresciano e Grana nell’astigiano, coadiuvati da quelli di Napoli, Monza, Torino, Venezia e dell’arma territoriale. Le investigazioni, avviate nel settembre del 2017, sono partite dalla denuncia di furto di un antiquario, al quale furono rubati 30 dipinti e altri oggetti antichi per un valore che superava i 100mila euro. Le opere d’arte erano conservate in un deposito a San Lazzaro di Savena. I provvedimenti di custodia cautelare in carcere sono stati emessi nei confronti dei cinque campani tra i 50 e i 60 anni, residenti tra le province di Brescia, Napoli e Asti, tutti con precedenti anche specifici.

L’indagine scattata nel settembre del 2017 fino alla fine del 2018, finalizzata al contrasto dei furti all’interno di esercizi commerciali di settore, ville nobiliari, musei, luoghi di culto e private abitazioni in genere, e alla relativa commercializzazione illecita dei beni d’arte trafugati anche tramite rivenditori. Sono stati tanti gli sviluppi investigativi, corroborati anche da attività tecniche tra cui intercettazioni telefoniche e ambientali. Questo ha permesso di dimostrare "un efficiente modus operandi che s ripete stabilmente nel tempo e un quadro di abituale attività predatoria di beni d’arte e successiva rivendita degli stessi che, oltre ai danni cagionati ai diretti proprietari degli stessi, alimenta altresì il mercato illecito della vendita e dell’esportazione di siffatte opere", come riportato dal Gip. Tra i dipinti recuperati provenienti dal furto ai danni dell’antiquario sanlazzarese figurano l’olio su rame del 18esimo secolo raffigurante "Gesù che scaccia i mercanti dal Tempio" e il dipinto "Lavandaia" a olio su tela di scuola inglese del 19esimo secolo.

Numerosi i riscontri investigativi raccolti nei confronti del gruppo, come l’arresto, nel maggio 2018, a Cingoli, nel maceratese, nei confronti di due persone colte flagranza di reato. Zoe Pederzini