"Apri la cassaforte o ti spacchiamo". Rapinatori in azione in una villa a Iseo

Diversi i colpi messi a segno dai malviventi sempre più spregiudicati e incuranti delle vittime presenti nelle abitazioni prese di mira in questi giorni che si avvicinano alle feste di fine anno

Carabinieri in azione di notte

Carabinieri in azione di notte

Iseo (Brescia) -  Arriva il periodo delle feste e come ogni anno i reati predatori aumentano. Accade anche nel Bresciano, dove nelle scorse ore si è consumata la terza rapina in abitazione nel giro di pochi giorni. Questa volta è accaduto a Iseo, poche ore prima a Calvisano e poco prima ad Adro. A entrare in azione sono sempre bande di uomini mascherati e non, senza alcuna remora per le persone anche se, fino a ora, nessuno è rimasto ferito.

Nei giorni scorsi la Prefettura di Brescia aveva diramato una comunicazione che invita la cittadinanza all’attenzione, poiché ladri e rapinatori risultano esser sempre "più spegiudicati". A Iseo ad essere presa di mira è stata la famiglia Franceschetti. Nella bella abitazione di via Colombera, sita a poche decine di metri dai campeggi Sassabaneck e Del Sole, in una zona residenziale, in quel momento si trovavano l’anziano patron dell’ azienda Gefran, il signor Ennio, la sua badante e il nipote di 24 anni, che da tempo vive nell’abitazione con il nonno, rimasto senza moglie dopo un drammatico incidente stradale avvenuto alcuni anni fa in Valle Camonica.

Il commando, abbigliato con mimetiche blu e passamontagna, ha scavalcato la recinzione della villa, che ha un grande giardino protetto da siepi e da alti alberi e che dunquedall’aperto non si vede assolutamente. Per entrare non hanno poi faticato, poiché la porta d’ingresso era aperta. Inizialmente si sono qualificati come poliziotti, passando poi alle minacce, in particolare, al nipote del signor Ennio, che ha cercato di interagire con la banda per non fare spaventare più del dovuto il nonno e la sua governante. I rapinatori al ragazzo avrebbero detto: «Apri la cassaforte o ti spezziamo le gambe". Non hanno mai mostrato apertamente di essere armati ma lo hanno fatto pensare. Se ne sono andati con circa 4mila euro in contanti e con gioielli e orologi per qualche decina di migliaia di euro. Un episodio analogo, con tre banditi sempre decisi a farsi passare per poliziotti, si è consumato anche ad Adro, qualche giorno fa.