Incidente a Iseo, investito mentre attraversa: "Travolto nell’indifferenza di tutti"

Testimone dell’incidente di lunedì, Camilla racconta dell’intervento del padre e di quanti passassero guardando e filando via

Grave incidente a Iseo

Grave incidente a Iseo

Iseo (Brescia), 13 novembre 2019 - “Ho assistito all’incidente avuto dal ragazzo che lunedì sera attorno alle 17.20 stava attraversando la strada ad Iseo per andare dalla Riserva delle Torbiere al parcheggio del centro sportivo e sono ancora sconvolta. È successo sulle strisce pedonali, in un punto certamente poco illuminato, in cui tutti dovrebbero fare la massima attenzione. L’ho visto sbattere addosso alla macchina e poi volare e schiantarsi a terra, riportando ferite gravi. Le sue scarpe sono arrivate sul cofano dell’auto dove stavo viaggiando con mio padre, che è poi stato il primo a fermarsi e a prestare i soccorsi, mentre la persona che lo ha investito accostava”. A raccontare è Camilla, una giovane donna residente in Franciacorta, che nel tardo pomeriggio di lunedì si trovava in via Tangenziale Sud a Iseo, diretta verso casa.

“Quando tutto è successo ero passeggero su un veicolo. Stavamo viaggiando a bassa velocità dietro a un furgone. Davanti c’era l’Audi che ha travolto l’uomo. Abbiamo immediatamente spento il motore. Io mi sono recata a fermare il traffico e chiedere aiuto, mio padre Giampiero, invece, è corso ad aiutare il ferito, dato che è un soccorritore. È stata la fortuna di quel ragazzo, io credo, perché dopo averne verificato i parametri vitali il mio papà gli ha praticato le manovre di rianimazione, dato che non respirava. Si è ripreso nel giro di poco. Non esito a dire che gli ha salvato la vita. Intanto io ho cercato di fare scender qualcuno dalle macchine in transito. Solo un vigile del fuoco fuori dal servizio è corso a dare man forte al mio papà, raggiunto in seguito da una signora. Gli altri si sono limitati a fermarsi per guardare. Un paio di persone hanno chiesto aiuto al 112”.

La scena presentatasi agli occhi di Camilla l’ha profondamente turbata, tanto da chiamare il fidanzato, che si trovava poco distante e l’ha raggiunta subito. “Sembrava un girone dantesco – ha commentato l’uomo – io sono arrivato qualche minuto dopo il fatto e ho cominciato a tentare di coordinare il traffico. Le persone anziché fermarsi con pazienza e rispetto zigzagavano superando il ferito a terra, sono stati persino rischiati altri incidenti. La situazione è man mano migliorata con la presenza della polizia stradale di Darfo Boario Terme, che ha inviato sul posto due pattuglie. Sono state provvidenziali. Più tardi sul posto c’era la locale di Iseo, che ha coordinato il traffico. Intanto il 118 faceva il suo lavoro”. “Una volta giunta l’ambulanza mio padre ha affidato il ferito ai suoi colleghi – ha spiegato Camilla – in un breve frangente l’uomo ha completamente ripreso coscienza. Ricordo però che nei primi minuti mio padre continuava a dirgli ‘respira’, ‘respira’, ‘forza respira’. Ho temuto che non ce l’avrebbe fatta. Invece tutto è andato per il meglio, come ho poi saputo dai media. Il mio più grande desiderio, ora, è sapere come sta e magari, poterlo sentire al telefono oppure incontrare. Anche mio padre ne sarebbe molto felice. Mi affido alla polizia stradale, che forse potrà aiutarci a saperne di più”