Sangue sul rally della Valcamonica. Muore commissario, stop alla gara / FOTO

Incidente in prova. L’Aci: una fatalità. Ma il Codacons: basta vittime

Incidente nella gara di rally in Valcamonica (Fotolive)

Incidente nella gara di rally in Valcamonica (Fotolive)

Ossimo, 30 luglio 2017 - La Peugeot imbocca la curva, perde il controllo, investe due commissari dell’Aci, abbatte il guardarail e vola nelle sterpaglie a bordo strada. È finita in tragedia ancora prima di iniziare la 47esima edizione del Trofeo Vallecamonica, la competizione per gli appassionati di rally che era in programma oggi. Mauro Firmo, 56enne di Carpenedolo (Brescia) ha perso la vita. Il collega, Davide Foroni, 40 anni, di Verona, è in ospedale. Quasi illeso invece il pilota, Christian Furloni, 32enne camuno. Sconvolti gli organizzatori, che hanno cancellato la competizione: «Lo sport è importante, siamo d’accordo, ma la vita lo è molto di più» ha chiarito a nome di tutti il direttore dell’Aci Brescia Angelo Centola, esprimendo vicinanza alle famiglie degli ufficiali di tracciato travolti.

L’incidente è avvenuto alle 10.40 durante la prima manche di prove di ricognizione del percorso, che si snoda tra i tornanti di Malegno, Ossimo e Borno. All’improvviso la piccola macchina bianca sulla quale spiccava il numero 149 è piombata come una bomba su Firmo, che con Foroni, collega più fortunato, era impegnato nelle operazioni di sorveglianza per la sicurezza. I due erano fermi nella loro postazione. Il primo ha smesso di vivere durante la corsa in eliambulanza verso l’ospedale Civile di Brescia, il secondo invece l’ha raggiunto e ora è ricoverato, ma stando a Centola non sarebbe molto grave.

Intanto sono in corso accertamenti sulla dinamica dell’incidente, definita dai promotori della competizione «strana e insolita». Così come sono in corso «accertamenti precauzionali» sul pilota, fan dell’adrenalina da rally e da scalate in mountain bike. Furloni è stato portato all’ospedale di Esine e sottoposto a una serie di esami per fugare il dubbio dell’assunzione di alcol, droghe o altre sostanze che possano avergli attenuato i riflessi. «È stata una tragica fatalità, sono fatti che non dovrebbero accadere ma succedono - ha sottolineato Centola, addolorato per la perdita di Firmo, professionista di lungo corso che lascia la madre e la sorella -. La nostra è una delle gare più sicure al mondo e abbiamo messo in atto tutte le misure preventive del caso. Purtroppo l’errore umano è una variabile imponderabile». «Se non si è in grado di garantire la totale incolumità di spettatori e lavoratori crediamo sia giunto il momento di vietare del tutto i rally in Italia, non è più possibile assistere a tragedie che si ripetono con eccessiva frequenza» ha stigmatizzato il presidente del Codacons Carlo Rienzi.