Incidente sul Garda, Umberto e Greta travolti e uccisi dal motoscafo: ecco i risarcimenti

Il Comune di Salò ritirerà la costituzione di parte civile al processo contro i due tedeschi imputati

I famigliari di Greta travolta e uccisa dai due tedeschi col motoscafo

I famigliari di Greta travolta e uccisa dai due tedeschi col motoscafo

Brescia - Oggi la seconda udienza del processo a Patrick Kassen e Christian Teismann, i manager 52enni di Monaco di Baviera che la sera del 19 giugno scorso a bordo del loro Riva Acquarama hanno travolto e ucciso Greta Nedrotti, 25 anni, di Toscolano, e Umberto Garzarella, 37, di Salò, falciati mentre su una barchina guardavano le stelle nel golfo di Salò, inzierà con una notizia positiva. È stato raggiunto l’accordo tra l’assicurazione degli imputati e il Comune di Salò, che aveva chiesto di costituirsi parte civile finalizzando la partecipazione al giudizio all’ottenimento di un risarcimento per acquistare uno strumento radar di ultima generazione in grado di migliorare il controllo della navigazione sicura sul Garda. Un apparecchio sofisticato e costoso, di cui la Guardia costiera è sprovvista.

La trattativa, si diceva, nelle scorse ore è andata a buon fine. La compagnia tedesca Mannheimer corrisponderà all’Amministrazione comunale salodiana la cifra necessaria per comprare l’A.I.S (Automatic identification system) – si parla di qualche decina di migliaia di euro – e il radar sarà appunto donato alla Guardia Costiera. Ne consegue che oggi l’avvocato Giovanni Orlandi, che rappresenta il Comune di Salò, formalizzerà il ritiro della richiesta di parte civile. Anche le famiglie delle vittime hanno lanciato una raccolta fondi per dotare i soccorritori di un robot-rav, necessario per scandagliare le profondità del lago (Greta era stata rinvenuta sul fondo, a 98 metri, ndr) .

Il tema della sicurezza della navigazione è stato del resto prepotentemente sollevato dall’incidente nautico in questione. Per il pm Maria Cristina Bonomo, che accusa i tedeschi di duplice omicidio colposo aggravato, omissione di soccorso e naufragio, il motoscafo di Teismann viaggiava almeno a 20 nodi (cinque volte il limite) con gli abbaglianti accesi impropriamente quando è piombato sul gozzo in legno, al largo di San Felice. E gli occupanti – ai comandi c’era Kassen, nei cui confronti è scattata la misura cautelare ai domiciliari – per l’accusa erano ubriachi. Kassen la scorsa udienza ha raccolto tutto il suo coraggio e ha raggiunto i famigliari di Greta e Umberto per chiedere scusa.

Scuse recapitate "troppo tardi", hanno commentato le parti offese, non accettandole. Entrambe le famiglie , dopo l’accordo raggiunto con l’assicurazione Mannheimer, hanno ritirato la costituzione di parte civile. Ai Nedrotti – una quindicina di persone – , andranno circa due milioni e mezzo di euro. Ai Garzarella, invece, che si erano sfilati ancora prima dell’inizio del processo, andrà poco più di un milione. Rimane in sospeso dunque solo la richiesta di costituzione formalizzata dalla Comunità del Garda, su cui il giudice Carlo Ernesto Macca si pronuncerà oggi.