Inferno di fuoco sull'autostrada A21: scientifica per identificare le vittime / FOTO-VIDEO

Nello schianto con due tir distrutta una famiglia francese di 5 persone

Scenario apocalittico trovato dai soccorritori

Scenario apocalittico trovato dai soccorritori

Montirone (Brescia), 3 gennaio 2018 - Un a tragedia, anzi: una strage. Sono circa le 14,20 del pomeriggio quando, sull’autostrada A21 che collega Torino e Brescia, tra Montirone e Poncarale, due tir e un’automobile si sono scontrati e la cisterna di un mezzo pesante ha preso fuoco. Il bilancio delle vittime è di sei persone, fra cui due bambini: le loro identità non sono ancora note, si sa solo che i cinque occupanti della macchina deceduti tra le fiamme sono di nazionalità francese. E’ stata disposta l’immediata chiusura del tratto, gestito da Autostrade Centro Padane Spa, in entrambe le direzioni di marcia. Inevitabili pesanti disagi per la viabilità. Sul posto i vigili del fuoco, la polizia stradale di Brescia e Cremona, il 118 e l’elisoccorso, ostacolato nelle prime fasi delle operazioni da una enorme nube di fumo provocata dall’incendio: il nero era chiaramente visibile anche da Brescia.

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La dinamica. Secondo quanto si apprende dai soccorritori, un camion che trasportava sabbia (il conducente di questo mezzo è la sesta vittima, a sera l’unico identificato con certezza: si tratta di un macedone residente in Piemonte) ha violentemente tamponato un’auto con targa francese ferma in coda per un precedente incidente, che a sua volta ha urtato un altro mezzo che trasportava liquidi infiammabili e che si è incendiato. Tutto è accaduto appena sotto al ponte “217”. I soccorsi sono andati avanti per ore fra molteplici difficoltà: ci sono volute tutte le cisterne disponibili dei vigili del fuoco di Brescia per domare le fiamme e poter permettere di arrivare ai mezzi coinvolti. L’acqua con l’estinguente è stata gettata nell’incendio dalla corsia opposta a quella dell’incidente, la Sud.

Purtroppo, una volta avuto accesso, ai soccorritori si è presentato davanti uno scenario apocalittico: tra le lamiere contorte dell’auto e tra quelle del camion che trasportava ghiaia sono venuti alla luce i cadaveri carbonizzati degli occupanti. Per dare loro un nome sono intervenuti anche gli agenti della polizia Scientifica di Milano accompagnati da biologi al fine di estrarre Dna o altri elementi utili all’identificazione. Sopralluogo. Di certo, almeno la corsia interessata dall’incidente resterà chiusa anche oggi: previsto infatti il sopralluogo dei tecnici per ricostruire l’esatta dinamica dello schianto. Non solo: gli ingegneri della società concessionaria dovranno fare test alla campata del viadotto pesantemente colpito dall’incendio. Intanto, a scopo precauzionale, è stata dichiarata la completa inagibilità per l’intero manufatto che sovrasta l’A21. Su quel ponte corre non una strada vicinale, ma la Provinciale 24: per questo motivo sono stati interessati anche gli addetti dell’Ente pubblico.