Polmoniti, Gallera: "Pensiamo sia legionella". Aperta inchiesta a Brescia per epidemia

Primi riscontri sulle analisi. Intanto aumentano i casi, oltre 200. Indagano i Nas ed è avviato il monitoraggio del ministero della Salute

Legionella (foto repertorio)

Legionella (foto repertorio)

Brescia, 10 settembre 2018 -  La polmonite continua a spaventare la Bassa Bresciana dove si registra un aumento di casi nelle ultime ore. Superata quota 200. Mentre gli ospedali sono sempre più affollati, arrivano le prime risposte sul fronte delle analisi. «Abbiamo la certezza che si tratti di polmonite batterica», spiega dopo una riunione fiume con l'Ats, l'Agenzia tutela della salute, l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. «Sono in aumento i casi di legionella e questo ci fa pensare che il batterio in questione sia proprio la legionella», è il pensiero di Gallera che è stato chiamato a riferire in aula del Consiglio regionale sull'allarme sanitario che dal Bresciano si sta spostando anche fuori provincia. Solo nella giornata di oggi infatti sei persone provenienti dall'ospedale di Asola (Mantova) sono state ricoverate a Mantova e altrettante si trovano sotto osservazione. Secondo l'assessore Gallera «il dato evidente è che il fenomeno di contagio è avvenuto dal 2 al 7 settembre».

Nel frattempo la Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta contro ignoti. Epidemia colposa è l'ipotesi avanzata dal sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo che ha affidato ai carabinieri del Nas il compito di effettuare indagini soprattutto sulla rete idrica dei principali comuni interessati dai casi di polmonite. Non è stata però la Procura bresciana, bensì Ats, a disporre l'autopsia sul corpo della 69enne morta nei giorni scorsi a Mezzane di Calvisano ( Brescia). Si tratta di un esame voluto per escludere, come è stato fatto, che il decesso fosse legato ai casi di polmonite. La preoccupazione tra i residenti continua ad essere alta, ma nessun sindaco del distretto bresciano interessato dall'epidemia ha emesso ordinanze di chiusure delle scuole. «Se solo ci fosse stato il minimo rischio saremmo intervenuti», racconta il sindaco di Carpenedolo, Stefano Tramonti.

In serata a Roma il dicastero guidato dalla ministra Giulia Grillo ha diffuso una nota: «Il ministero della Salute - si sottolinea nella nota - sta monitorando con attenzione fin dai primi casi registrati la situazione che si sta determinando in provincia di Brescia e Mantova dovuta all'intensificarsi di casi di polmonite di origine verosimilmente batterica e particolarmente aggressiva. L'Istituto Superiore di Sanità ha ricevuto tutto il materiale organico relativo ai pazienti ricoverati e sta eseguendo in queste ore le dovute analisi batteriologiche. Appena i risultati delle indagini saranno completati il ministero della Salute metterà in atto ogni azione necessaria per il superamento dell'emergenza. Il ministero - si rende ancora noto - è in costante contatto con i responsabili sanitari del territorio»