Incendio a Rodengo Saiano, in fiamme tonnellate di biomasse

L'incendio si è scatenato, cause ignote, in un deposito di stoccaggio. La quantità di materiale che si trovava all'interno potrebbe alimentare per un mese la centrale elettrica B.Ras.

Vigili del fuoco, foto generica (Olycom)

Vigili del fuoco, foto generica (Olycom)

Rodengo Saiano, 28 giugno 2015 - A fuoco oggi pomeriggio il deposito di stoccaggio della centrale a biomasse legnose di Rodengo Saiano. Introno alle 16 hanno preso migliaia di tonnellate di biomassa vergine - materiale di compostaggio, legna e verde - combustibile che potrebbe alimentare la centrale per almeno un mese. Il rogo stando anche a quanto precisato da Franciacorta Rinnovabili, la società che gestisce la centrale, non ha coinvolto l'impianto di produzione di energia elettrica, che comunque è stato prontamente bloccato in via precauzionale in linea con le procedure d'emergenza. Sul posto ci sono al lavoro sei squadre di vigili del fuoco supportati dai volontari della Protezione civile. Ancora oscure le cause del rogo, di cui si occuperanno i tecnici dei pompieri e i carabinieri una volta concluse le operazioni di spegnimento. Non si esclude comunque la matrice dolosa. Allertata anche l'Arpa per valutare eventuali danni ambientali. 

L'AZIENDA - In merito all'incendio la società di gestione Franciacorta rinnovabili ha fatto sapere: "L’impianto era oggi normalmente in funzione, secondo le consuete modalità operative. Appena rilevato dagli operatori il rogo, sviluppatosi presso l’area di stoccaggio del materiale (biomassa legnosa vergine) – e che è rimasta l’unica area interessata dall’incendio – si sono messe immediatamente in atto le procedure previste per la gestione dell’emergenza. Tempestivo è stato anche l’intervento dei vigili del fuoco, che si ringraziano per la consueta professionalità. Si è provveduto quindi, per fini precauzionali, al fermo dell’impianto di produzione di energia elettrica che, si specifica, non è stato coinvolto in alcun modo dall’incendio. Si conferma che non vi sono stati danni alle persone. Allo stato attuale delle conoscenze, infine, non è possibile determinare le ragioni dell’accaduto, per chiarire le quali la società si sta già attivando, anche di concerto con le autorità e gli enti preposti".