Notte di fiamme a Brescia: in cenere un locale etnico

Nel quartiere del Carmine, in via Sa n Faustino, evacuati 18 residenti Non si esclude che la causa sia un fornello lasciato acceso per errore

Vigili del fuoco all’opera

Vigili del fuoco all’opera

Brescia - Notte di paura in centro storico a Brescia, non lontano da Palazzo Loggia. Un locale etnico nel quartiere del Carmine, in via San Faustino, all’incrocio con via Capriolo, è completamente bruciato. I residenti negli appartamenti ai piani superiori hanno dovuto lasciare le case nel cuore della notte. Sono 18, compresi 4 bambini. Sul posto i vigili del fuoco della centrale di via Scuole, che hanno fatto il possibile per evitare che l’incendio si estendesse a tutto lo stabile e a quelli limitrofi: tutti vicinissimi, affacciati su vicoli stretti. Le fiamme sarebbero divampate dalla cucina del ristorante di proprietà di un cingalese, che propone apppunto piatti dello Sri Lanka. Il locale si affaccia su Rua Sovera, particolarmente stretta.

Il rogo è divampato attorno alle 3 quando bar e ristoranti del Carmine, che accoglie parte della movida bresciana, stavano chiudendo e molti residenti già dormivano. I pompieri hanno evacuato otto appartamenti e i loro residenti, anche se molte di più sono state le persone scese in strada, preoccupate per il fumo, le fiamme e l’odore acre. Lo spegnimento del rogo è terminato solo alle prime luci dell’alba, mentre la bonifica è continuata per tutta la giornata di ieri.

Spetterà ai tecnici dei vigili del fuoco e alle forze dell’ordine ricostruire quanto accaduto, anche se non si esclude possa essersi trattato di un fornello lasciato acceso quando non doveva esserlo. Nessuno si è ferito o ustionato né ha dovuto ricorrere a cure mediche per via del fumo. L’intervento tempestivo dei pompieri è stato provvidenziale. Erano presenti anche mezzi del 118, i cui operatori hanno rassicurato i residenti. I 18 sfollati sono stati ospitati da parenti e amici. Anche alcuni locali a fianco di quello etnico hanno subìto danni, così come un furgone.