"In calo del 40 per cento la produzione di latte Colpa delle temperature"

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Produzione di latte fino al 40% in meno a causa delle alte temperature. "Osservando i dati di alcune latterie bresciane si vede già la riduzione nella produzione di latte – afferma Luigi Barbieri, presidente della sezione Latte di Confagricoltura Brescia -. Il problema è che il calo vero inizia da adesso e sarà amplificato nei prossimi mesi". Secondo i dati storici in possesso di Confagricoltura Brescia, il calo fisiologico medio per le temperature estive si attesta intorno al 15-20%, ma in questa estate 2022 le riduzioni si sarebbero quasi raddoppiate, con punte del -30 o 40% rispetto ai dati primaverili. Ad aggravare la situazione, c’è anche un altro fattore: gli allevatori sono stati costretti a modificare le razioni alimentari a causa dell’aumento smodato dei costi delle materie prime come soia e proteine, fornendole meno concentrate.

Non si tratta solo di un problema quantitativo del latte prodotto, ma anche qualitativo, visto che quest’anno, tra siccità e temperature bollenti, anche le produzioni agricole sono ridotte in quantità e in qualità. Anche i territori bresciani che sono riusciti a irrigare avranno produzioni inferiori e di qualità più bassa. "Sarà un bel problema per tutta la prossima campagna - aggiunge Barbieri - e in più c’è tutto il tema dei costi. Le stalle bresciane, soprattutto nella Bassa, sono ben strutturate e gli impianti di raffrescamento sono diffusi soprattutto nelle aziende medie e grandi. Questo ci permette di tamponare il problema del caldo e di garantire un elevato benessere animale. Ma i costi sono insostenibili e incidono parecchio sui bilanci delle aziende". Federica Pacella