Sparito dalla fonderia a Marcheno: tre telecamere “deviate”

Il mistero dell'imprenditore Mario Bozzoli

Uno dei sopralluoghi dei Ris all’interno della fonderia di famiglia

Uno dei sopralluoghi dei Ris all’interno della fonderia di famiglia

Brescia - «L’omicidio è stato compiuto tra le 19,13 e le 19,24". Parola del colonnello Anacleto Cominicini, ex comandante del Ros dei carabinieri di Brescia, che ha investigato sul mistero di Mario Bozzoli scomparso dalla sua fonderia – era la sera dell’8 ottobre 2015 – e ieri ha deposto in Assise. Unico imputato di omicidio premeditato e distruzione di cadavere, il nipote dell’imprenditore, Giacomo. Comincini, che ha studiato gli spostamenti nella fabbrica di Marcheno incrociando filmati delle telecamere e traffico telefonico, fissa come paletti l’ultima chiamata di Bozzoli alla moglie (19,13) per dire che sarebbe arrivato a casa - poi il suo telefono tacque - e la telefonata di Giacomo alla compagna (19,24) richiamata dopo che lei aveva provato alle 19,07 e alle 19,14 a contattarlo senza risposta.

Al centro dell’udienza, anche le telecamere. Il luogotenente Salvatore Rossitti, rilevò che il 13 ottobre tre su otto avevano una posizione diversa rispetto alla sera della scomparsa. "La 4, che inquadrava gli spogliatoi, prima puntava una porta chiusa. La 6, che dava sui forni, era sugli spogliatoi degli operai. E la 3, quella sul piazzale esterno, su un mucchio di rottami". L’installatore Roberto Boldoni aveva consegnato i codici di manovra a Giacomo e al fratello Alex, delegati dal padre Adelio per la tecnologia. La Finanza eseguì accertamenti patrimoniali, evidenziando che su uno dei conti aziendali c’era un passivo di oltre 2 milioni. "Mario era preoccupato che i lavori della ditta aperta dal fratello a Bedizzole (la Ifib, ndr ) fossero pagati dalla Bozzoli srl" ha dichiarato il colonnello della Finanza Romilda Dima. Il movente del delitto per la Procura affonda in un dissidio per questioni economiche. La moglie di Mario, Irene, consegnò agli investigatori una fattura da 43.900 euro dell’estate 2015 recuperata sulla Bmw del marito. Termoelettrica lombarda la emise alla Bozzoli srl per riparare i forni dopo un presunto incidente del 25 luglio. "Alla Termoelettrica ci dissero che l’oggetto della fattura fu indicato da Adelio, ma gran parte dei lavori furono per la Ifib". Beatrice Raspa