Il giudice: "Processo lungo e impegnativo". La sentenza è attesa per questa sera

Il dibattimento era iniziato il 14 gennaio del 2021

"È stato un processo lungo, impegnativo". Alle 15 il presidente Roberto Spanò, con poche parole, mette il suggello finale al dibattimento iniziato il 14 gennaio 2021 davanti alla Corte d’Assise di Brescia. Poco dopo giudici togati e popolari si ritirano per la Camera di consiglio in una "sede istituzionale".

È attesa per oggi la sentenza che metterà il punto fermo al giallo della Valtrompia, iniziato la sera dell’8 ottobre 2015 quando Mario Bozzoli sparisce dalla fonderia di Marcheno, di cui è titolare con il fratello maggiore Adelio. Giacomo Bozzoli, uno dei due figli di Adelio, unico imputato, ha sempre negato le accuse. In un primo tempo si pensa che il corpo dell’imprenditore possa essere stato distrutto nel forno grande, ma dalle ricerche svolte dall’anatomopatologo Cristina Cattaneo su tonnellate di detriti di lavorazione non emerge la minima traccia. L’ipotesi dell’eliminazione del corpo nel forno viene così scartata. Il 27 aprile 2022, in una fonderia a Provaglio d’Iseo, si effettua un test: viene gettata nel forno la carcassa di un maiale, con panni addosso per simulare gli indumenti della vittima. Una nuova perizia conclude che eliminare un cadavere in un crogiuolo a 900 gradi sia possibile. Viene modificato il capo d’imputazione, recuperando l’ipotesi del forno.

G.Mor.