Green Hill, rinviata la sentenza d'appello. Enpa parte civile: "Auspichiamo condanne"

Nel procedimento sono coinvolti due veterinari e tre dipendenti che prestavano servizio nella struttura e che sono stati assolti nel giudizio di primo grado

Un cucciolo di beagle (foto repertorio)

Un cucciolo di beagle (foto repertorio)

Brescia, 18 marzo 2019 - Si è chiusa con un rinvio al 25 giugno l’udienza di appello del cosiddetto procedimento “Green Hill bis”. Dunque, per conoscere il verdetto di secondo grado, inizialmente atteso per oggi, bisognerà attendere ancora due mesi concessi dalla corte d’Appello per consentire le repliche degli avvocati degli imputati.

 Nel procedimento sono coinvolti due veterinari e tre dipendenti che prestavano servizio nella struttura e che sono stati assolti nel giudizio di primo grado. Tuttavia, l’Ente Nazionale Protezione Animali confida in una riforma della sentenza di primo grado e, quindi, in una condanna degli imputati. Infatti, secondo Enpa, è davvero difficile pensare che le uniche responsabilità per il maltrattamento e le morti dei beagle siano solo quelle dei vertici della struttura, mentre dipendenti e veterinari, cioè coloro i quali eseguivano le direttive dei vertici, sarebbero stati all’oscuro di quanto accadeva tra le mura dell’allevamento.

"Non dimentichiamo mai le tantissime vittime dell’allevamento di Montichiari, tuttavia – ha commentato Carl Rocchi, presidente nazionale di Enpa – ci è di grande conforto sapere che i cani salvati da Green Hill vivono oggi una vita serena, circondati dall’affetto delle loro famiglie".