Anno giudiziario a Brescia: "Ci sono tante Italie, noi esempio positivo" / FOTO

Il presidente della Corte d'Appello Castelli: "Abbiamo una giustizia che va male in alcune parti di Italia perché ci sono molte Italie, ma la parte di Italia dove stiamo noi è uno degli esempi positivi"

Inaugurazione dell'anno giudiziario (Fotolive)

Inaugurazione dell'anno giudiziario (Fotolive)

Brescia, 28 gennaio 2017 - "Abbiamo una giustizia che va male in alcune parti di Italia perché ci sono molte Italie, ma la parte di Italia dove stiamo noi è uno degli esempi positivi". Sono le parole del presidente della Corte d'Appello di Brescia Claudio Castelli in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Giusto sottolineare una notizia positiva che aspettavamo da tempo e che nel 2016 si è finalmente concretizzata, ovvero l'aumento di organico della magistratura del distretto aumentati complessivamente di 23 unità" ha ricordato Castelli. Per quanto riguarda i reati, sono aumentate le denunce per stalking (744) ed estorsioni (732), una diminuzione di rapine (1.460) mentre "il reato più diffuso resta quello di furto sopratutto in abitazione".

Sui tempi della giustizia il presidente della Corte d'Appello di Brescia ha detto: "I dati sono positivi con una riduzione delle pendenze ed un miglioramento dei tempi. Abbiamo però dati inquietanti perché ogni prescrizione dichiarata è una sconfitta per la giustizia. Una modifica normativa è indispensabile per far sì che la prescrizione non diventi obiettivo del processo"

"Brescia, esempio di una giustizia che funziona - ha detto Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera, presente all'inaugurazione dell'anno giudiziario di Brescia -. Bene l'aumento di organico, la riduzione delle pendenze e il miglioramento dei tempi. Auguri di buon lavoro per questo nuovo anno":