Giocano a trasformare in realtà videoclip e serie tv Quando l’età è un lasciapassare per delinquere

Violenti, cinici e così spregiudicati da utilizzare la loro giovane età come un lasciapassare per delinquere. è un fenomeno in costante crescita quello delle baby gang che ormai in Lombardia non riguarda solo le grandi città, ma sdoganato dalla musica e dai videoclip ha preso piede anche in provincia. Il bar bruciato a Ghedi è solo l’ultimo brutto episodio di un presente che, a leggere gli articoli di cronaca, assomiglia sempre di più a una sceneggiatura di “Gomorra“. Solo nell’ultima settimana a Milano sono stati arrestati cinque giovanissimi, tra i 15 e i 16 anni, che ormai da mesi facevano il bello e il cattivo tempo in piazza Leonardo Da Vinci, senza farsi troppi scrupoli anche si trattava di utilizzare le maniere forti per imporre le loro regole. Il 9 febbraio, sempre a Milano in piazza Rubens, una baby gang ha fermato e preso a sassate un tram in servizio, filmando con il telefonino in un video diventato subito virale in rete le flessioni sui binari di uno di loro. Il branco detta legge anche in provincia. A Lodi ad esempio un paio di settimane fa, l’1 febbraio, un ragazzo è stato picchiato a sangue dai baby bulli dopo una partita di calcio all’oratorio.

A novembre dell’anno scorso otto giovanissimi, tutti minorenni, sono stati arrestati a Besana Brianza, in provincia di Monza, perché ritenuti responsabili di una serie di aggressioni e rapine avvenute nel parco comunale. A luglio a Pontirolo Nuovo, in provincia di Bergamo, erano finiti nei guai altri tre minori, per una serie di rapine ai danni di alcuni loro coetanei, consumate in diverse località della Bassa Bergamasca.