Ghedi, l'F-35 A arrivato alla base militare può trasportare bombe nucleari. Quali sono

Il caccia è stato destinato dall'Aeronautica al gruppo Diavoli Rossi, di stanza nel Bresciano

E' arrivato ieri, giovedì 16 giugno, alla base aerea di Ghedi, nel Bresciano, il primo caccia F-35 A attrezzato per trasportare armi nucleari. E' stato destinato dall'Aeronautica militare al gruppo dei Diavoli Rossi, di stanza presso la struttura lombarda. Il velivolo, fra l'altro, è personalizzato, dato che riporta sulla livrea di coda il simbolo dei "Diavoli". La novità sta proprio nella possibilità di trasportare bombe realizzate con la tecnologia atomica, dettaglio che ha messo in allarme i gruppi antimilitaristi e, più in generali, l'area che si oppone all'aumento delle spese militari in Italia, che già aveva contestato la scelta del governo di acquistare 90 addestratori di questo modello.

Le caratteristiche del velivolo

L'F-35 attualmente in uso all’Aeronautica Militare, si legge sul sito del ministero della Difesa, è quello nella variante A, a decollo e atterraggio convenzionale. Queste le sue caratteristiche tecniche: ha un'apertura alara di 10,6 metri, una lunghezza di 15,4 metri, un'altezza di 4,6 metri e una superficie alare di 42,7 metriquadri. La velocità massima è di 1.6 mach e può contare su una tangenza operativa (in sostanza, l'altitudine che può essere raggiunta) di 15.240 metri. Il raggio di azione è di oltre 1.100 chilometri. 

Impressionanti anche i dati sull'impianto propulsivo: il velivolo è dotato di un turbofan marca Pratt & Whitney F135 da 191 kn (con postbruciatore). Il peso a carburante interno è di oltre 8.000 chilogrammi. In cabina trova posto un pilota. Le strumentazioni di armamento che possono essergli assegnate sono un cannone interno, armamento di caduta a guida GPS e laser, missili aria-aria a guida radar e infrarossa.

Le testate nucleari che può trasportare

La caratteristica che più ha inquietato il fronte pacifista, però, è la possibilità di trasportare testate nucleari (quella che, nei termini utilizzati dall'Aeronautica militare, è indicata come "capacità non convenzionale"). In particolare sugli F35A possono essere allestite le armi della serie B61-12. Si tratta di una delle ultime evoluzioni della bomba nucleare B61, entrata in servizio 50 anni fa, per essere utilizzate su velivoli a doppia capacità. L'arma B61-12 è ancora in fase di test: è dotata di un sistema di coda che ne garantisce guida e direzionabilità in un raggio finale di errore di circa 30 metri e ha una potenza regolabile da 0,3-1,5 - fra i 10 e i 50 kiloton (per intenderci, quella delle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki al termine della seconda guerra mondiale avevano una potenza di 20 kiloton). 

Il primo test di volo con un caccia F-35 A, si legge sul sito specializzato Aviation Report, è stato condotto nell'agosto del 2020. Allora un F-35 A in volo supersonico lancio una B61-12 (non armata con componenti nucleari) da circa 3.200 metri sul deserto del Nevada, in un'area utilizzata per testare armi aeree. La bomba colpì il suolo nell'area designata dopo circa 42 secondi dal suo sganciamento. Fu la prima dimostrazione di lancio da un vano bombe interno di un caccia e il primo rilascio di una testata simile alla velocità di Mach 1 o superiore. 

I timori dei pacifisti

"Non dobbiamo accettare - si legge in un articolo pubblicato oggi su Il Manifesto a firma di Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete italiana Pace e Disarmo - che l'Italia impeghi pensiero, strategie e fondi per una falsa sicurezza basata su ricatto e violenza minacciata. Non dobbiamo accettarlo perché non vogliamo che il nostro futuro, quello dei nostri cari e quello delle nostre comunità abbia queste come fondamenta".