Caporalato nelle aziende vitivinicole del Garda: tre denunce

L'operazione è della polizia di Stato. Tre cittadini di origine indiana avevano messo in piedi una vera e propria organizzazione

Una pattuglia della polizia

Una pattuglia della polizia

Desenzano del Garda (Brescia), 18 aprile 2019 - Ancora un caso di caporalato nel bresciano. Tre indiani sono stati denunciati dal commissariato di polizia di Stato di Desenzano del Garda coordinato dal dirigente Bruno Pagani per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Due uomini ed una donna, tutti cittadini di origine indiana regolarmente residenti nel bresciano, difatti, hanno creato una organizzazione diretta a reclutare soggetti stranieri allo scopo di avviarli a svolgere lavori manuali agricoli presso aziende vitivinicole della zona del Garda, approfittando del loro stato di bisogno ed in condizioni di sfruttamento.

La paga, secondo quanto appurato dai poliziotti, era di molto inferiore a quanto previsto dalla legge, così come l’orario di lavoro era di molto superiore a quanto concesso: anche fino a 10 ore al giorno con soli 30 minuti di pausa. I lavoratori impiegati, tutti provenienti dal Centro Accoglienza Temporaneo di via Pergola Nuova a Desenzano sono per lo più africani. Per quanto riguarda le aziende vitivinicole coinvolte sono state loro contestate le relative violazioni amministrative in materia previdenziale.