Diede fuoco alla moglie perché "troppo occidentale": chiesti 15 anni

In aula oggi erano presenti i due coniugi, nel frattempo diventati ex perchè la donna ha ottenuto la separazione. Processo aggiornato al 31 gennaio per la sentenza

Caso Pinky, udienza in tribunale a Brescia

Caso Pinky, udienza in tribunale a Brescia

Brescia, 20 dicembre 2016 - Il pubblico ministero di Brescia Roberta Panico ha chiesto la condanna a 15 anni per il marito di Pinky, la ragazza indiana di 27 anni alla quale lo scorso anno a Dello, in provincia di Brescia, il marito ha dato fuoco provoncandole gravi ustioni perché non sopportava il suo stile di vita troppo occidentale. 

In aula oggi erano presenti i due coniugi, nel frattempo diventati ex perchè la donna ha ottenuto la separazione. Pinky ha raccontato davanti al gip la notte di terrore vissuta lo scorso anno e, a tratti, si è commossa spiegando di aver sbagliato a non denunciare prima il marito violento. "L'ho fatto per proteggere i miei figli". Il processo è stato aggiornato al 31 gennaio per la sentenza sull'uomo. "Non le ho dato fuoco, è stata lei perché voleva suicidarsi", ha detto l'uomo in aula nel corso del processo celebrato con rito abbreviato. Il pm non crede alla versione dei fatti e ha chiesto la condanna a 15 anni. "Sarebbe una condanna giusta, ma se saranno 15 anni li dovrà scontare", è stato il commento della ragazza lasciando il tribunale di Brescia al fianco del suo avvocato Luca Broli.