Diede fuoco alla moglie "perché troppo occidentale". Confermati in appello 14 anni

Il tentato omicidio avvenne all'interno dell'abitazione della coppia e davanti ai due figli piccoli

La ragazza indiana Pinky, aggredita dal marito (Fotolive)

La ragazza indiana Pinky, aggredita dal marito (Fotolive)

Brescia, 3 ottobre 2017 - La Corte d'appello di Brescia ha confermato la condanna di primo grado a 14 anni di carcere per Ajaib Singh, il 33enne indiano che la sera del 20 novembre 2015 a Dello, nel Bresciano, diede fuoco alla moglie Pinky, perché troppo occidentale.   L’uomo, che già in passato aveva maltrattato la consorte, rientrato in casa ubriaco si era messo a litigare con la moglie, sposata grazie a un matrimonio combinato. All’origine dell’ennesima lite motivi economici: Agib avrebbe chiesto soldi alla donna, che lavorava come impiegata in un’azienda della zona.

Il 33enne era presente in aula come la vittima, nel frattempo diventata ex moglie dopo aver ottenuto la separazione. Il tentato omicidio avvenne all'interno dell'abitazione della coppia e davanti ai due figli piccoli. "Il quadro accusatorio era granitico ed è stato confermato perché inattaccabile" ha commentato l'avvocato Luca Broli, legale della donna indiana. "Sentenza ingiusta, paga come se avesse commesso un omicidio" la dura replica dell'avvocato Gianfranco Abate, difensore dell'imputato.