Brescia, chiusa da un anno, lavori al via. Ma la Forra riaprirà a metà 2022

La strada set di film e meta di turisti è off-limits dopo la nevicata di fine 2020: "Visitatori spariti"

Immagine da cartolina: uno degli angoli più suggestivi del Garda è (quasi) senza turisti

Immagine da cartolina: uno degli angoli più suggestivi del Garda è (quasi) senza turisti

Tremosine sul Garda (Brescia) - Al via domani il cantiere per la strada della Forra a Tremosine sul Garda, ma l’inizio dei lavori non cancella le preoccupazioni di operatori e amministratori dopo un anno di fermo. "La chiusura ha comportato un danno d’immagine incalcolabile", ha detto Francesca Frigerio, presidente della Pro Loco di Tremosine, ascoltata dalla commissione regionale IV alle attività produttive (su richiesta dei consiglieri regionali Claudia Carzeri e Gabriele Barucco) insieme al sindaco Battista Girardi e al presidente dell’associazione Strada della Forra Moreno Zucchi. "L’incertezza legata alla conclusione dei lavori – ha sottolineato Frigerio – si è protratta per tutto il 2021". Ipotizzando i 150 giorni di lavori previsti dall’appalto, la riapertura sarà a metà 2022, dopo un anno e mezzo di chiusura continuativa. 

"Le gite giornaliere sono drasticamente calate – ha elencato Frigerio – abbiamo visto scomparire tutto l’indotto legato all’uso della strada come set di pubblicità, film video musicali, raduni, gite turistiche". Il paese non è isolato, ma i navigatori non sono inoltre in grado di segnalare correttamente le strade alternative per raggiungerlo. "Questo sommato a una segnaletica stradale inadeguata sulla ‘Gardesana’ e alla mancanza di un trasporto pubblico locale adeguato ha creato notevoli disagi anche a chi voleva arrivare". Tra chiusura della Forra e pandemia, il tessuto economico ha subito un drastico calo, che significa anche posti di lavoro a rischio. Da qui la richiesta di ristori, anche una tantum, per le attività in sofferenza, e la possibilità di avviare una campagna marketing comune con la Regione, da affiancare a quelle che saranno avviate con Comune e Provincia (tra cui la candidatura a Luogo del Cuore del Fai 2022). "L’audizione è servita per dar voce alle attività produttive fortemente in difficoltà – spiega Carzeri – quanto ai ristori, è una scelta che la giunta deve valutare in base alla disponibilità di bilancio".