Disordini durante Foggia-Brescia, obbligo di firma per 12 ultras delle Rondinelle

Sono accusati di aver usato violenza e minaccia nei confronti degli agenti allo stadio

Tifosi del Brescia

Tifosi del Brescia

Brescia, 15 ottobre 2018 - Con l'accusa di essere gli autori dei disordini avvenuti durante la partita di calcio Foggia-Brescia disputata allo stadio Pino Zaccheria il 24 febbraio scorso, 12 ultras bresciani sono stati sottoposti all'obbligo di firma sulla base di provvedimenti cautelari personali emessi dalla magistratura. Hanno età comprese tra i 20 e i 49 anni e sono residenti o domiciliati nella province di Brescia, Mantova e Reggio Emilia.

Gli indagati, alcuni dei quali agirono a volto coperto, sono accusati di aver usato violenza e minaccia nei confronti di agenti impegnati nei servizi di ordine e sicurezza pubblica durante l'incontro di calcio. Quattro degli indagati sono accusati di aver ferito un agente in servizio presso la Questura di Foggia, trascinandolo a terra e colpendolo con calci. Già nel mese di marzo il questore di Foggia, Mario Della Cioppa, aveva disposto nei confronti dei 12 ultras i Daspo, inibendo loro l'accesso agli stadi per periodi di tempo variabili dai 3 ai 5 anni ed aveva imposto anche l'obbligo di firma presso uffici di polizia nei giorni in cui il Brescia calcio disputava gli incontri.