Femminicidio di Milzano. "Tra noi è finita", poi le coltellate

Susy uccisa in casa dal marito. Per il sabato mattina era fissato un appuntamento dall’avvocato

Rilievi nella villetta di Milzano

Rilievi nella villetta di Milzano

Milzano (Brescia), 11 maggio 2020 - Voleva lasciarlo e andarsene da casa. E non mentiva Susy, perché aveva già trovato un appartamento dove trasferirsi con i figli. "Domani io e te andiamo dall’avvocato, ricordalo" aveva ripetuto venerdì sera la trentanovenne romena al suo compagno di vita, padre dei suoi piccoli. E lui poco dopo l’ha ammazzata tagliandole le gola, e la figlia più grande ha assistito alle ultime scene del film dell’orrore.

Ora Gianluca Lupi, 41 anni, è in cella per l’omicidio della moglie, Zsuzsanna Mailat. Oggi a Canton Mombello è previsto l’interrogatorio di convalida dell’arresto in flagranza. L’uomo, un rappresentante di surgelati, non ha nemmeno provato a scappare. Quando sono arrivati i carabinieri della compagnia di Verolanuova, l’hanno trovato sulla porta che dà sul giardinetto. "Ho ammazzato Susy" ha subito ammesso ai militari. Il racconto reso di notte in caserma, alla presenza del magistrato di turno Carlo Pappalardo, ha già trovato i primi riscontri. Susy, casalinga, e Gianluca stavano insieme da sedici anni, e avevano tre figli Caroline, 15 anni, Emily, 8 ed Ettore, di tre, affetto da disabilità. Da qualche tempo avevano in ballo una separazione contrastata, voluta solo dalla vittima, che Lupi avversava in ogni modo. Sospettava anche la presenza di un altro nella vita della moglie.

Venerdì sera dopo cena, nell’abitazione di via Usignolo, l’ennesimo litigio attorno alle solite questioni: lui sperava che lei tornasse sui suoi passi. Ma Susy appariva irremovibile: aveva già trovato un appartamento dove traslocare con i bambini, aveva in mano un preliminare firmato, e non intendeva cancellare l’appuntamento con l’avvocato fissato per l’indomani, sabato, per discutere di beni e alimenti. "Domani si va e basta". All’improvviso, mentre i figli piccoli erano in bagno, e la maggiore in camera sua, al piano di sopra, ha afferrato un coltello da cucina, l’ha piantato un paio di volte nell’addome della compagna e poi l’ha colpita alla gola. Sentendo le urla fuori controllo Caroline si è precipitata in soggiorno, e ha visto il padre avventarsi sulla madre. E’ stata lei a chiamare per prima il 112 ("Correte, mio papà ha ammazzato la mamma").

Le grida hanno attirato anche l’attenzione di un vicino, il sindaco del paese, Massimo Giustiziero. Transitava per la via in bicicletta e si è fermato dalla famiglia Lupi per vedere che cosa stesse succedendo. Ha suonato il campanello, preoccupato. Ad aprirgli è stato l’assassino: "Massimo, ho ucciso Susy", la confessione sconvolgente. E poco dopo, Caroline è uscita tutta insanguinata. Ora lei e i due fratelli sono da una zia paterna. In attesa che il Tribunale dei minorenni avvii le pratiche per l’affidamento.