Fase 2 in spiaggia, non in gabbia: il brevetto arriva da Iseo

Il progetto è stato depositato a Brescia dai soci del lido Origami di Clusane Prevede barriere mobili che "non sminuiscono la gioia di stare all’aria aperta"

Il rendering mostra la proposta fatta da Fierli, Milesi e Martinelli di Clusane

Il rendering mostra la proposta fatta da Fierli, Milesi e Martinelli di Clusane

Iseo (Brescia), 9 maggio 2020 - Arriva da Clusane di Iseo una innovativa idea per potersi recare in spiagge e lidi balneari in tutta sicurezza senza sentirsi in una gabbia formata da barriere in plexiglass. Il brevetto ideato da Claudio Fierli, 56 anni di Bolgare e Susanna Milesi, 52 anni di trescore Balneario, gestori del lido Origami di Clusane e da Emanuele Martinelli, brillante geometra 22enne del posto, è stato depositato l’altro ieri a Brescia dallo studio Giacobacci & Partners. "La nostra proposta è una barriera da utilizzare all’interno degli stabilimenti balneari ma anche in piscine e strutture simili, pubbliche o private in grado di permettere il raggiungimento del distanziamento sociale con particolare riferimento ai recenti standard di sicurezza da garantire per la limitazione dei contagi da coronavirus – spiega Emanuele Martinelli –. L’idea originaria, diventata un brevetto di invenzione industriale, è dei miei soci Claudio e Susanna. Io l’ho per così dire messa su carta". L’invenzione, secondo gli ideatori, offre alcuni significativi vantaggi rispetto ai dispositivi finora noti tra cui il costo di realizzazione contenuto, che varierà a seconda dei materiali. "Non solo – aggiungono Claudio Fierli e Susanna Milesi –, la struttura potrà essere montata da una sola persona e avrà un impatto ambientale e paesaggistico minimo, grazie ai materiali leggerissimi con sui darà fatta, tra cui l’alluminio".

La struttura principale si compone di un elemento verticale al quale verranno ancorate quattro ante trasparenti che potranno essere chiuse in modo da permettere l’utilizzo da parte di quattro, tre oppure due persone. Potrà essere aggiunto anche un sistema di ombreggiamento. «L’idea – conclude Martinelli– è dotare le spiagge di un oggetto indispensabile ma che sia anche bello e che non sminuisca la gioia di stare all’aria aperta. Dovrà anche rendere la giornata diversa e comoda a tutte le ore grazie alla copertura, che garantirà l’ombra come e meglio di un ombrellone. Sono stati pensati anche degli accessori, dai semplici appendiabiti e mensole di appoggio fino alle prese Usb per la carica dei propri dispositivi mobili. Il design essenziale potrebbe essere un incentivo per l’adozione di questa tipologia di protezione in un’ottica di utilizzo futuro non solo limitato all’attuale situazione. Naturalmente speriamo che il nostro progetto sia vincente sul Sebino, che adoriamo e che per noi è una casa, ma non ci dispiacerebbe se a sceglierlo fossero anche i proprietari di lidi marini". Le barriere potranno essere realizzate in plexiglass, policarbonato o vetro.