Dopo 15 anni i figli ritrattano le accuse di violenza ma la Corte non ci crede: papà resta in carcere

La Corte d'Appello di Roma ha dichiarato inammissibile l'istanza di revisione presentata dal legale di Saverio Franco De Sario, il 46enne condannato a otto anni di carcere.

Piergabriele quando scattarono le denunce aveva dodici anni. Con la maggiore età uscì dalla comunità cui era stato affidato tornò dalla madre che spesso lo cacciava di casa. Ospite di un convitto poi di amici arrivò a dormire per un mese e mezzo su una panchina Tramite Facebook ha ripreso - come il fratello minore - contatti col padre

Piergabriele quando scattarono le denunce aveva dodici anni. Con la maggiore età uscì dalla comunità cui era stato affidato tornò dalla madre che spesso lo cacciava di casa. Ospite di un convitto poi di amici arrivò a dormire per un mese e mezzo su una panchina Tramite Facebook ha ripreso - come il fratello minore - contatti col padre

Brescia, 24 ottobre 2015 - Resterà in carcere nonostante i figli abbiano pubblicamente ammesso di essersi inventati quelle terribili accuse di violenza. La Corte d'Appello di Roma ha infatti dichiarato inammissibile l'istanza presentata dal legale di Saverio Franco De Sario, il 46enne condannato a otto anni di carcere per abusi sessuali sui due figli, Michele e Gabriele.

Fatti accaduti tra la Sardegna e Brescia e relativi a quando i figli dell'uomo, oggi trentenni, avevano 8 e 12 anni. Proprio i figli del 46enne a distanza di 15 anni nei mesi scorsi avevano ritrattato la versione dei fatti che avevano fornito quando erano bambini. "Fu nostra madre ad obbligarci a mentire" hanno raccontato Gabriele e Michele De Sario.

Le nuove dichiarazioni rappresentavano la base della richiesta di revisione presentata dall'avvocato bresciano Massimiliano Battagliola, ma per la Corte d'Appello di Roma  "le dichiarazioni sono prive di elementi di conforto ed anzi sono smentite dalle pregresse risultanze processuali". Così hanno scritto i giudici in 14 pagine di ordinanza. "Destano non pochi dubbi le ritrattazioni di Gabriele e Michele potendo essere il frutto del riavvicinamento negli ultimi anni con il padre".  "Non mollo". ha detto l'avvocato Battagliola, legale del padre condannato in via definitiva. "Andremo fino in fondo- ha concluso - La verità storica deve portare alla giustizia".