Laura, tre mesi senza una traccia: la scarpa, il telefono e troppi dubbi

Temù, l’ex vigilessa scomparsa e i tre indagati in famiglia. Le indagini ancora non danno una risposta

Laura Ziliani

Laura Ziliani

Temù (Brescia), 24 luglio 2021 - Ancora indagini, ancora nuovi accertamenti. La scomparsa dell’ex agente di polizia locale Laura Ziliani, sparita nel nulla lo scorso 8 maggio, resta un mistero. Quel giorno, secondo il racconto delle figlie, ora iscritte nel registro degli indagati con il fidanzato di una delle due con l’accusa di omicidio volontario, si è allontanata dalla sua casa di Villa Dalegno di Temù per fare una passeggiata. Novità potrebbero arrivare a breve sulla vicenda. Ziliani, vedova da una decina di anni, era nativa dell’alta Valcamonica. Lì si era sposata, aveva avuto tre figlie e poi era rimasta vedova a causa di una slavina che aveva sepolto il marito Enrico Zani insieme all’amico Aldo Sandrini.

Dopo quel tragico momento la donna, che a Temù era notissima poiché faceva la vigilessa, si è trasferita a Brescia, andando a lavorare come impiegata amministrativa a Roncadelle. La sua vita e quella delle figlie, però, è sempre stata saldamente legata a Villa Dalegno, dove tutte e tre tornavano il fine settimana e dove la maggiore aveva lavorato nella locale Rsa. Secondo quanto spiegato dalla figlia maggiore e dalla minore, di 28 e 19 anni, Laura Ziliani si era allontanata da casa presto quell’8 maggio. Una sola persona ha creduto di vederla, senza però dare certezze. La sua macchina è rimasta posteggiata davanti al comune e la signora non è stata mai ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Quando una delle figlie ne ha denunciato la scomparsa, il giorno stesso, ha spiegato che la madre sarebbe dovuta andare con lei alle dieci all’isola ecologica per disfarsi di alcuni oggetti.

Perché uscire a passeggiare per dover tornare così presto? E perché senza l’orologio satellitare che utilizzava in tutte le escursioni? E perché uscire senza il telefono cellulare poi trovato incastrato in una panca-divanetto nella taverna-garage di casa? Le ricerche sono durate fino al 15 maggio poi, dopo il ritrovamento di una scarpa Salmon che una delle figlie ha riconosciuto come quella della mamma, sono state riprese, ma solo per un giorno. Nelle scorse settimane la svolta, quando le due figlie maggiore e minore sono state iscritte nel registro degli indagati con il fidanzato della più grande, proveniente dalla provincia di Lecco ma spesso a Temù.

Nei giorni sono stati controllati gli apparecchi elettronici e le case di famiglia. Probabilmente altre verifiche sono in corso e nei prossimi giorni potrebbero arrivare delle novità. Novità che potrebbero rappresentare una vera e propria svolta in quello che è a tutti gli effetti il giallo dell’estate bresciana del 2021. In paese a Temù, intanto, nessuno crede che la Ziliani si trovi nei boschi sopra casa, ma si ipotizza che sia stata portata altrove.