Rovato, l’ex fidanzato diventa stalker: "Adesso torno da te con il fucile"

L’ultima minaccia sui social rivolta dall’operaio alla donna. Fermato, finisce in carcere

I militari dell'Arma

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Rovato (Brescia) -  «Torno da te con il fucile", ha scritto sui social. Ed è finito in manette. L’ennesima storia di stalking arriva da Rovato. Il carcere, stavolta, è toccato a un quarantenne calabrese, che non si rassegnava alla fine della relazione con una coetanea di Rovato e aveva messo in atto il classico copione di minacce e atti persecutori nei confronti della ex. Raffiche di messaggi pesanti sul cellulare, offese postate di continuo sul Web, con divulgazione anche di particolari privati, telefonate, appostamenti. Dopo una convivenza durata quattro anni naufragata alla fine del 2021 , preoccupata per l’atteggiamento fuori controllo del fidanzato, la donna lo scorso febbraio era andata dai carabinieri per denunciare l’incubo in cui era piombata, e aveva chiesto aiuto. Si trovava l’ex dappertutto. Non solo lui continuava a contattarla, ma le faceva piazzate sotto casa e al lavoro.

L’autorità giudiziaria era intervenuta tempestivamente attuando la procedura per i casi in ‘codice rosso’, e aveva emesso per il persecutore una misura di divieto di ritorno a Rovato nonché il divieto di avvicinamento alla ex e ai luoghi da lei frequentati. L’operaio tuttavia dopo un primo momento di relativa calma - per un periodo era rientrato in Calabria - ben presto è tornato alla carica, più aggressivo che mai. Ribollente di rabbia, l’uomo con il trascorrere delle settimane ha alzato il tiro, arrivando a preannunciare alla compagna il suo ritorno armato di fucile. I carabinieri però non avevano mai smesso di tenere monitorata la situazione, sempre più carica di violenza verbale. Sui social infatti lo stalker imperversava con frasi pesanti, non riservate soltanto alla donna ma anche a carabinieri, magistrati, giudici, obiettivi verso cui sfogava rancore e propositi minacciosi.

Da parte della vittima il timore per la propria incolumità e quella dei propri cari si era fatto ogni giorno sempre più concreto. Finché i militari, che appunto sorvegliavano a distanza il quarantenne, non si sono accorti che aveva fatto delle misure pregresse carta straccia, era tornato nel Bresciano e aveva ricominciato ad aggirarsi per Rovato. Risultato: la procura ha chiesto e ottenuto un aggravamento delle misura. E gli uomini dell’Arma di Rovato del nucleo operativo Radimobile della compagnia di Chiari venerdì sera lo hanno arrestato - lo hanno rintracciato in centro a Brescia - in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.