Educazione alla legalità: il Covid non scoraggia

Torna l’appuntamento gestito dalla polizia locale nelle scuole del capoluogo per approfondire tematiche importanti come il senso rieducativo della pena

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di Federica Pacella

L’emergenza Covid non ha scoraggiato l’Ufficio educazione alla legalità della Polizia Locale ed il Comune di Brescia che, anche in quest’anno scolastico così particolare, hanno riproposto il programma di educazione alla legalità. "La parola d’ordine è flessibilità – spiega Luca Iubini, responsabile del servizio sicurezza urbana del Comune - perché non avendo la certezza delle modalità con cui sarà erogata la formazione, siamo pronti anche ad avviare lezioni in via digitale".

Come ricordato dal comandante della Polizia locale Roberto Novelli, il progetto di educazione alla legalità è partito nel 1976 con attività di educazione stradale nelle scuole. L’attività informativa nel tempo si è arricchita nei contenuti e ormai comprende anche percorsi dedicati a bullismo e cyberbullismo, graffitismo vandalico, princìpi della Costituzione. Nelle scuole superiori si aggiungono approfondimenti su tematiche di forte attualità, come l’uso di sostanze stupefacenti, la criminalità organizzata, il gioco d’azzardo patologico, la prostituzione.

"Novità di quest’anno – ha spiegato Iubini – è anche il progetto sul senso ed il fine della pena, pensato con il dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di Brescia. Con un approccio concreto, si vuole far capire ai ragazzi che la sanzione deve tendere alla rieducazione del condannato, nonché sottolineare l’importanza del collegamento tra carcere e territorio".

Lo scorso anno erano stati circa 20mila gli studenti iscritti ai percorsi della Polizia Locale. Per quest’anno, ci si aspettano numeri decisamente inferiori. Qualche prima iscrizione sta arrivando all’Ufficio educazione alla legalità guidato da Elisa Daeder, ma probabilmente le scuole aspetteranno ancora qualche settimana, per capire l’andamento di questo strano anno scolastico. Chi fosse interessato può comunque scrivere a edlegalita.polizialocale@comune.brescia.it. In base all’evoluzione della situazione di emergenza sanitaria, potrebbe essere utilizzata una didattica a distanza.